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BILANCIO - Cassa di Risparmio di San Miniato

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46Relazione del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione sulla GestioneBilancio 2008L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIAI mercati finanziari nel corso del 2008 sono stati caratterizzati da un’ampia volatilità, nel contesto <strong>di</strong> unquadro economico in progressivo deterioramento. L’esplosione della cosiddetta crisi dei mutui subprime si ètrasferita sul tessuto economico reale dando luogo alla <strong>di</strong>minuzione della propensione al consumo dellefamiglie. Tale circostanza si è accompagnata sia ad una modesta attività manifatturiera, sia ad un accumulo <strong>di</strong>scorte che ad un aumento della <strong>di</strong>soccupazione. Si è trattato <strong>di</strong> tendenze generali, tuttavia negli Stati Uniti,dove i fenomeni sopra descritti si erano manifestati con largo anticipo in scia al calo dei prezzi degli immobili,già con la fine dell’anno la crisi economica si è fatta pesante. L’inflazione nei paesi industrializzati è rimastasostanzialmente contenuta e tale tendenza si è accentuata nella seconda parte dell’anno a seguito della<strong>di</strong>minuzione generalizzata del prezzo delle materie prime e del petrolio in particolare. Modesti sono risultati ibenefici rivenienti dall’uscita dei lavoratori a maggior qualifica professionale dal mondo del lavoro. Leripercussioni della crisi sul mercato dei cambi hanno indebolito il dollaro in area 1,60 contro Euro, mentre dalmese <strong>di</strong> Agosto il trend della valuta americana si è invertito principalmente a causa del calo delle materie primee del rallentamento economico dell’area Euro.I tassi chiave sui Federal Funds dal 4,25 <strong>di</strong> inizio anno hanno chiuso il 2008 nel range tra 0-0,25%, mentrela Bce, muovendosi come <strong>di</strong> consueto in ritardo sul ciclo, ha operato soltanto un ribasso <strong>di</strong> un punto e mezzocollocando in <strong>di</strong>cembre il tasso chiave <strong>di</strong> rifinanziamento al 2,5% dal 4,0% <strong>di</strong> inizio anno, mentre agli inizi del2009 ha operato altri due ribassi ciascuno dello 0,50%, portando il tasso ufficiale all’1,50%. Anche la Banca delGiappone ha abbassato solo marginalmente il tasso target collocandolo allo 0,10% ( ultimo calo in <strong>di</strong>cembre )dallo 0,50 <strong>di</strong> inizio anno.A livello societario, l’anno appena trascorso è risultato abbastanza <strong>di</strong>fficile in particolare per le aziende <strong>di</strong>cre<strong>di</strong>to dove la crisi si è propagata con maggiore ampiezza. Nel settore finanziario americano, inglese ed ingenerale nell’area Euro, le Banche Centrali hanno effettuato massicci interventi pubblici <strong>di</strong> ricapitalizzazione e<strong>di</strong>niezioni <strong>di</strong> base monetaria volte a mitigare i rischi <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà.All’interno <strong>di</strong> questo quadro la gestione del portafoglio <strong>di</strong> proprietà è stata improntata alla prudenza edal contenimento delle esposizioni nelle <strong>di</strong>verse asset class. In conformità con il profilo strategico delineato e conil contenimento del profilo <strong>di</strong> rischio gestionale sono stati privilegiati i titoli governativi sia a cedola in<strong>di</strong>cizzatasia a cedola fissa a breve scadenza e fon<strong>di</strong> comuni <strong>di</strong> investimento principalmente collocati dalla societàpartecipata Vegagest S.g.R..Gli allargamenti degli spread, verificatisi a seguito dei problemi del sistema finanziario, sono proseguitianche nel corso del 2008 provocando fasi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà da cui il segmento a cedola variabile non è rimastoimmune. Il portafoglio obbligazionario è stato utilizzato in qualità <strong>di</strong> collateral per l’attività con la clientela, perle garanzie e per le operazioni <strong>di</strong> rifinanziamento con la Banca Centrale Europea. La giacenza è <strong>di</strong>minuitaspecularmente al calo del portafoglio impegnato in qualità <strong>di</strong> collateral. La componente azionaria nelPortafoglio Held for Tra<strong>di</strong>ng è stata marginale privilegiando invece l’attività sui derivati azionari edobbligazionari.La valutazione <strong>di</strong> rischio del portafoglio viene espressa in termini <strong>di</strong> Var e nel Regolamento <strong>di</strong>Amministrazione esiste un limite massimo <strong>di</strong> Var riguardo alle poste dell’attivo e del passivo <strong>di</strong> negoziazione.Tale limite giornaliero era quantificato in 2,5 milioni <strong>di</strong> euro fino al 30 giugno 2008. Nel corso dell’esercizio, afronte dell’aumento della volatilità dei mercati finanziari, e delle strategie <strong>di</strong> risk policy elaborate dal Consiglio<strong>di</strong> Amministrazione, tale limite è stato ridotto una prima volta a 2,25 milioni <strong>di</strong> euro dal 1 luglio 2008 e a 2,0milioni <strong>di</strong> euro dal 31 ottobre 2008. Il Var del portafoglio <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>ng nelle rilevazioni giornaliere si è mantenutoprevalentemente all’interno dei limiti, con alcuni superamenti <strong>di</strong> modesta entità nel corso dell’ultimo trimestredell’anno per effetto della forte volatilità raggiunta dai parametri <strong>di</strong> mercato.Sono state portate in deduzione del patrimonio netto nel passivo del bilancio azioni proprie per un

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