Bilancio 2008Relazione del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione sulla Gestione 25È prevista inoltre la possibilità <strong>di</strong> effettuare operazioni <strong>di</strong> scambio temporaneo (swap) <strong>di</strong> durata massimasemestrale, rinnovabile, tra titoli <strong>di</strong> Stato e passività bancarie <strong>di</strong> nuova emissione <strong>di</strong> importo non inferiore a 500mila euro. Questo strumento si affianca a quelli già pre<strong>di</strong>sposti dalla Banca d’Italia e consente alle banche <strong>di</strong>contare su titoli prontamente utilizzabili per ottenere liqui<strong>di</strong>tà. Gli interme<strong>di</strong>ari potranno ricorrervi anche peraccedere al nuovo segmento del mercato interbancario protetto dal rischio <strong>di</strong> controparte promosso dalla Bancad’Italia. Per agevolare la provvista <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà, è anche prevista la garanzia pubblica a favore <strong>di</strong> operatori checedano temporaneamente alle banche titoli stanziabili per operazioni <strong>di</strong> rifinanziamento con l’Eurosistema.Al fine <strong>di</strong> assicurare un adeguato livello <strong>di</strong> patrimonializzazione delle banche, il decreto legge 155/2008consente altresì al Ministero dell’Economia e delle finanze, fino al 31 <strong>di</strong>cembre 2009, <strong>di</strong> sottoscrivere aumenti<strong>di</strong> capitale <strong>di</strong> banche o capogruppo bancarie italiane che versino in una situazione <strong>di</strong> inadeguatezzapatrimoniale accertata dalla Banca d’Italia; le azioni sottoscritte dal Ministero sono prive <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto e conun privilegio sui <strong>di</strong>viden<strong>di</strong>. L’intervento pubblico dovrà essere accompagnato da un piano <strong>di</strong> stabilizzazione erafforzamento che sarà valutato dalla Banca d’Italia tenendo conto anche delle politiche dei <strong>di</strong>viden<strong>di</strong>deliberate dall’assemblea della banca richiedente. Le azioni saranno riscattabili dall’emittente, purché la Bancad’Italia attesti che ciò non pregiu<strong>di</strong>chi la soli<strong>di</strong>tà patrimoniale dell’interme<strong>di</strong>ario.L’articolo 12 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185 dà facoltà al Ministero dell’Economia e dellefinanze <strong>di</strong> sottoscrivere, fino al 31 <strong>di</strong>cembre 2009, strumenti finanziari emessi da banche o capogruppo bancarieitaliane quotate, computabili nel patrimonio <strong>di</strong> vigilanza. La Banca d’Italia valuterà il profilo patrimoniale dellabanca e le caratteristiche degli strumenti finanziari. Questa misura, a <strong>di</strong>fferenza della ricapitalizzazione previstadal decreto legge 155/2008, si rivolge a banche sane, al fine <strong>di</strong> rafforzarne la capacità <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare la domanda<strong>di</strong> finanziamenti. Gli strumenti finanziari potranno essere riscattati dagli emittenti, purché a giu<strong>di</strong>zio dellaBanca d’Italia il riacquisto non pregiu<strong>di</strong>chi la soli<strong>di</strong>tà patrimoniale dell’interme<strong>di</strong>ario; gli emittenti potrannoinoltre chiederne la conversione in azioni. Le banche che intenderanno usufruire <strong>di</strong> questo intervento dovrannoadottare un co<strong>di</strong>ce etico, in particolare per le politiche <strong>di</strong> remunerazione dei vertici aziendali, e garantire, sullabase <strong>di</strong> un protocollo <strong>di</strong> intenti, con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> finanziamento adeguate a famiglie e piccole e me<strong>di</strong>e imprese.Sono in corso <strong>di</strong> definizione le con<strong>di</strong>zioni economiche delle <strong>di</strong>verse misure <strong>di</strong> ricapitalizzazione. Laremunerazione del capitale sottoscritto dallo Stato sarà determinata in linea con le previsioni comunitarie. Inconformità con gli orientamenti europei, l’intervento pubblico dovrebbe avere natura temporanea.Per favorire una ripresa delle contrattazioni sui circuiti interbancari e una più ampia articolazione dellescadenze dei contratti, la Banca d'Italia, in collaborazione con la società e-Mid e con l'Associazione BancariaItaliana (ABI), ha messo a punto un'iniziativa per consentire agli operatori <strong>di</strong> scambiarsi fon<strong>di</strong> minimizzando irischi <strong>di</strong> controparte e <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà. L'iniziativa poggia sulla realizzazione <strong>di</strong> un apposito segmento del mercatonella piattaforma <strong>di</strong> contrattazione e-Mid, il Mercato Interbancario Collateralizzato (MIC), che assicura ilcompleto anonimato nelle contrattazioni. Esso si articola, almeno in una fase iniziale, su scadenze <strong>di</strong> unasettimana e oltre, e prevede una compartecipazione, entro limiti predeterminati, delle banche alla coperturadel rischio. Il nuovo segmento <strong>di</strong> mercato sarà operativo fino al 31 <strong>di</strong>cembre 2009; potrebbe tuttavia continuarel'attività oltre questa data, con adeguate mo<strong>di</strong>fiche, allorché sul mercato monetario si saranno ristabilitecon<strong>di</strong>zioni più <strong>di</strong>stese.Attività normativa aziendaleNell’anno 2008 sono stati recepiti, con la conseguente gestione dei relativi riflessi sull’operativitàaziendale, i provve<strong>di</strong>menti succedutisi sui mutui immobiliari. Inizialmente la rinegoziazione senza speseintrodotta dalla finanziaria del 2008, successivamente, a seguito dell’adesione della <strong>Cassa</strong> alla ConvenzioneABI/MEF, la rinegoziazione per i mutui a tasso variabile così come prevista dal D.L. 93/2008 convertito in L.126/2008 e, infine, lo stu<strong>di</strong>o degli adeguamenti necessari in sede <strong>di</strong> conversione in legge del D.L. 185/2008 cheha fissato il tetto al 4% dei mutui a tasso variabile nonché l’in<strong>di</strong>cizzazione dei mutui variabili al tasso BCE.
26Relazione del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione sulla GestioneBilancio 2008Si è recepita, a seguito del relativo regolamento <strong>di</strong> attuazione (D.P.R 116 del 22 Giugno 2007) e deichiarimenti trasmessi sul punto dall’ABI, la normativa sui rapporti dormienti (legge 266/2005).Si è inoltre proseguito con gli adeguamenti normativi in materia <strong>di</strong> antiriciclaggio con particolareattenzione ai collegamenti tra D.Lgs. 231/2007 e D.Lgs. 231/2001.Si è recepita la normativa comunitaria per la regolamentazione dei mercati finanziari (MIFID),verificando il conseguente adeguamento contrattualistico.Si è avviato lo stu<strong>di</strong>o per l’applicazione della normativa Banca d’Italia sulla governance delle banche ela normativa Consob su parti correlate.Si sono impartite le <strong>di</strong>sposizioni transitorie attuative sul Fondo Unico <strong>di</strong> Giustizia.Sono stati analizzati, anche a seguito della presentazione dei primi reclami in materia, gli impatti delcrack finanziario che ha visto coinvolta la società Lehman Brothers.EVOLUZIONE DELLE STRATEGIE, DELLA POLITICA AZIENDALE ED ANDAMENTODELLA GESTIONEIn un contesto <strong>di</strong> flessione della crescita economica e <strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa dei tassi, accentuatasi nel secondo semestredell’anno, nel sistema bancario si è assistito ad una <strong>di</strong>namica dei margini red<strong>di</strong>tuali caratterizzata dalla tenutadel margine <strong>di</strong> interesse, anche se il dato del risultato <strong>di</strong> gestione a fine anno risulta con<strong>di</strong>zionato sia dalla piùaccentuata <strong>di</strong>namica dei costi operativi rispetto all’anno precedente, sia da un più basso risultato dell’attività <strong>di</strong>negoziazione finanziaria dovuto all’elevata volatilità e al deterioramento delle con<strong>di</strong>zioni dei mercati nellaseconda parte dell’anno.La nostra banca nel corso dell’anno 2008 ha risentito, oltre che del contesto negativo <strong>di</strong> mercato, anchedel processo <strong>di</strong> cambiamento che ha interessato sia gli amministratori che il management volto a realizzare unnuovo piano strategico nel quale si sono date <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong> crescita della banca secondo un binomio inscin<strong>di</strong>bilecostituito dal mantenimento dell’autonomia e dal consolidamento della <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> banca regionale.Volendo ricostruire un quadro <strong>di</strong> sintesi degli elementi più significativi che hanno caratterizzato la politicaaziendale <strong>di</strong> questo ultimo anno, particolare evidenza assumono: il proseguimento nel supporto e presi<strong>di</strong>o dellarete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta orientata ai <strong>di</strong>versi segmenti <strong>di</strong> mercato, l’attenzione all’ efficienza sul fronte dei costi e dellerisorse umane, il monitoraggio e la riduzione dei rischi con l’utilizzo <strong>di</strong> più efficaci strumenti <strong>di</strong> valutazione econtrollo (ICAAP), l’impulso alle politiche commerciali e <strong>di</strong> comunicazione specialmente rivolte alla clientelaprivata e alle piccole e me<strong>di</strong>e imprese, l’ampliamento e il miglioramento dei cosiddetti canali innovativi qualil’internet-banking e il phone-banking, lo sviluppo nel campo della bancassicurazione con lacommercializzazione dei prodotti della società <strong>San</strong> <strong>Miniato</strong> Previdenza costituita insieme al partner SocietàCattolica <strong>di</strong> Assicurazione proprietaria <strong>di</strong> un pacchetto azionario della nostra banca pari al 25%.Sotto il profilo operativo la banca ha fatto segnare una crescita nei volumi <strong>di</strong> impiego, grazie almantenimento <strong>di</strong> buone performance <strong>di</strong> crescita nelle componenti a me<strong>di</strong>o/lungo termine a famiglie e impresee alla ripresa del cre<strong>di</strong>to a breve soprattutto verso le imprese, con una <strong>di</strong>namica in crescita dei cre<strong>di</strong>ti incontenzioso correlata alle <strong>di</strong>fficoltà congiunturali che, anche al netto delle prudenti svalutazioni, si attestanosu livelli superiori a quelli <strong>di</strong> fine anno precedente.Anche la raccolta <strong>di</strong>retta ha fatto segnare un trend positivo, con una crescita più sostenuta nelcomparto a scadenza (obbligazioni e certificati <strong>di</strong> deposito), mentre è risultato più contenuto il trend della<strong>di</strong>namica dei depositi a vista, dei conti correnti, e <strong>di</strong> segno negativo quello dei pronti contro termine.Di segno negativo è risultato invece l’andamento dalla raccolta in<strong>di</strong>retta dove si registra una flessionesia nel comparto amministrato sia nel comparto del risparmio gestito, che durante quest’anno ha risentito dellacrisi dei mercati finanziari e in maniera accentuata del mercato dei fon<strong>di</strong> comuni, caratterizzato a livello <strong>di</strong>