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BILANCIO - Cassa di Risparmio di San Miniato

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Bilancio 2008Relazione del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione sulla Gestione 75- supporto alla commercializzazione e innovazione dei prodotti;- supporto all’analisi dei driver da utilizzare per il sistema premiante aziendale.• EducationCollaborazione alla pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un’attività info-formativa erogata ai ruoli apicali sulla tematicadella Compliance.• Identification, Measurement E AssessmentSono state pre<strong>di</strong>sposte le attività sulle rispettive “Matrici dei Rischi” per le seguenti tematiche:- Circolare Banca d’Italia n. 263 “Nuove <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> Vigilanza” relativamente alla computabilità deglielementi patrimoniali nel patrimonio <strong>di</strong> Vigilanza e alle metodologie <strong>di</strong> mitigazione del rischio <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to.- Regolamento Interme<strong>di</strong>ari Consob n. 16190 (mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> recepimento MiFID) relativamente aTrasparenza e correttezza nella prestazione dei servizi/attività <strong>di</strong> investimento e dei servizi accessori; Contratti;Adeguatezza, appropriatezza e “mera esecuzione o ricezione” <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ni; Best execution; Gestione degli or<strong>di</strong>nidei clienti; Incentivi; Ren<strong>di</strong>contazione e registrazioni;- D.Lgs. 231/2007 – Prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo <strong>di</strong> riciclaggio dei proventi <strong>di</strong>attività criminose e <strong>di</strong> finanziamento al terrorismo.• Monitoring E TestingE’ stata effettuata la verifica straor<strong>di</strong>naria, richiesta dalla Banca d’Italia, per asseverare le procedure ed iprocessi aziendali finalizzati alla determinazione della posizione patrimoniale complessiva al 30 giugno 2008.La funzione, infine, ha pre<strong>di</strong>sposto le attività necessarie per l’autovalutazione della conformità dei propri sitiinternet alla <strong>di</strong>sciplina sulla “Trasparenza e tecniche <strong>di</strong> comunicazione a <strong>di</strong>stanza” richiesta dalla Banca d’Italia.PROCESSO INTERNO DI AUTOVALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZAPATRIMONIALEIn ottemperanza alle nuove <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> vigilanza prudenziale recepite dalla Banca d’Italia con lacircolare nr. 263/2006 (“Nuove <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> Vigilanza prudenziale per le banche”), il nostro Istituto è statointeressato da una complessa attività che ha coinvolto <strong>di</strong>verse funzioni aziendali. In particolare, le <strong>di</strong>sposizionidella Banca d’Italia recepiscono la nuova normativa comunitaria in materia <strong>di</strong> adeguatezza patrimoniale,coerentemente con quanto stabilito dal nuovo Accordo sul Capitale (c.d. Basilea 2), e struttura la <strong>di</strong>sciplina degliinterme<strong>di</strong>ari su tre Pilastri relativi a:• la determinazione dei requisiti patrimoniali minimi: viene introdotto in sostanza un requisitopatrimoniale per fronteggiare i rischi tipici dell’attività bancaria e finanziaria (<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to e controparte, <strong>di</strong>mercato e operativo);• il processo <strong>di</strong> controllo prudenziale: si chiede alle banche <strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong> una strategia e <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong>controllo dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP), attuale e prospettica, rimettendo all’Autorità <strong>di</strong> Vigilanza ilcompito <strong>di</strong> verificare l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati e <strong>di</strong> adottare – ove la situazione lo richieda– le opportune misure correttive. Al riguardo Banca d’Italia ha fornito un elenco minimo <strong>di</strong> ulteriori rischi dapresi<strong>di</strong>are.• l’informativa al pubblico: sono previsti degli obblighi <strong>di</strong> informativa al pubblico circa l’adeguatezzapatrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi <strong>di</strong> gestione e controllo.In particolare, il processo ICAAP, oltre a verificare la tenuta dei requisiti patrimoniali <strong>di</strong> Primo Pilastro, è<strong>di</strong>retto alla determinazione <strong>di</strong> un livello complessivo <strong>di</strong> capitale che tenga conto dei seguenti fattori:- rischi contemplati ma non pienamente misurati nel Primo Pilastro;- rischi <strong>di</strong> Secondo Pilastro;- con<strong>di</strong>zioni avverse che potrebbero interessare i mercati <strong>di</strong> riferimento;

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