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BILANCIO - Cassa di Risparmio di San Miniato

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24Relazione del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione sulla GestioneBilancio 2008consentono soluzioni variegate e correlate anche alle <strong>di</strong>mensioni delle imprese. L’appetibilità <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong>governance <strong>di</strong>pende dalle scelte dell’autonomia organizzativa <strong>di</strong> ogni operatore, non dalle regole. Il sistemabancario apprezza che siano ispirate a questo obiettivo le <strong>di</strong>sposizioni della Banca d’Italia.Il provve<strong>di</strong>mento governativo sul trattamento degli interessi passivi, che va a colpire la materia prima con laquale opera l’industria bancaria, aggrava una situazione già molto penalizzante. La riduzione dell’aliquota <strong>di</strong>deducibilità delle per<strong>di</strong>te sui cre<strong>di</strong>ti e la rateizzazione in ben <strong>di</strong>ciotto anni dell’eccedenza costituisce unosvantaggio competitivo nei confronti delle banche degli altri paesi europei, rendendo più onerosiaccantonamenti che altrove sono favoriti e considerati una pratica virtuosa <strong>di</strong> rafforzamento patrimoniale. Lebanche italiane sono consapevoli delle <strong>di</strong>fficoltà del Paese e comprendono i progetti enunciati dal Governo persostenere la congiuntura. Ma devono considerare i provve<strong>di</strong>menti che le riguardano in un’ottica <strong>di</strong>straor<strong>di</strong>narietà. Sono dunque fiduciose che la pressione fiscale cui sono soggette sia ricondotta nei tempi piùstretti a con<strong>di</strong>zioni compatibili con la capacità <strong>di</strong> competere a livello internazionale.Le norme sull’estinzione anticipata e sulla portabilità dei mutui hanno tardato a tradursi in pratica, anche per<strong>di</strong>fficoltà applicative. In aprile, la Vigilanza ha sollecitato le banche ad adeguarvisi in pieno, riducendo tempi eadempimenti necessari, e ha prescritto specifici obblighi <strong>di</strong> informazione al cliente sull’esercizio dei propri<strong>di</strong>ritti; l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato indagini per verificare l’esistenza <strong>di</strong>pratiche commerciali scorrette. Una recente iniziativa governativa, da perfezionare d’intesa con il sistemabancario, mira a facilitare la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile, per stabilizzare l’importo delle rate. Laristrutturazione del debito può arrecare sollievo alle famiglie; giovare in prospettiva alle stesse banche,riducendo i casi <strong>di</strong> insolvenza. Deve in ogni caso essere lasciato il massimo spazio all’operare della concorrenzanell’offerta delle migliori con<strong>di</strong>zioni ai clienti.La Banca d’Italia ha <strong>di</strong> recente richiamato l’attenzione sulla commissione <strong>di</strong> massimo scoperto, un istituto poco<strong>di</strong>fen<strong>di</strong>bile sul piano della trasparenza. L’in<strong>di</strong>rizzo del sistema è quello <strong>di</strong> pervenire ad una sostituzione, dove lanatura del rapporto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to lo richieda, con una commissione commisurata alla <strong>di</strong>mensione del fidoaccordato, come avviene in altri paesi. Una simile innovazione richiede un complesso adattamento della prassidelle banche. Essa però dovrebbe essere avviata con decisione, proponendo il cambiamento ai nuovi clienti,anche per evitare il rischio che la questione sia risolta con gli strumenti imperativi della legge.Lo sviluppo <strong>di</strong> un buon sistema per la risoluzione stragiu<strong>di</strong>ziale delle controversie può fornire un contributorilevante al miglioramento delle relazioni tra interme<strong>di</strong>ari e clientela. A conclusione della consultazione con isoggetti interessati la Banca d’Italia ha deciso <strong>di</strong> presentare una proposta al CICR per <strong>di</strong>sciplinare, in attuazione<strong>di</strong> norme <strong>di</strong> legge, un nuovo sistema <strong>di</strong> ombudsman.A seguito della grave crisi del sistema finanziario internazionale, ai provve<strong>di</strong>menti adottati dal Governonella prima metà <strong>di</strong> ottobre, volti a tutelare i risparmiatori e mantenere adeguati livelli <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà ecapitalizzazione delle banche, si sono aggiunte <strong>di</strong> recente ulteriori misure che mirano a un rafforzamentocomplessivo della capacità del sistema <strong>di</strong> finanziare l’economia. Il decreto legge 9 ottobre 2008, n. 155,convertito con mo<strong>di</strong>ficazioni nella legge 4 <strong>di</strong>cembre 2008, n. 190, autorizza il Ministero dell’Economia e dellefinanze a fornire, per tre anni, la garanzia integrativa dello Stato sui depositi bancari al dettaglio, rafforzandoin tal modo il sistema <strong>di</strong> tutela dei depositanti nel nostro paese, già caratterizzato da un elevato livello <strong>di</strong>protezione. Sono previste inoltre misure <strong>di</strong> emergenza, quali il ricorso alle procedure <strong>di</strong> gestione delle crisianche in caso <strong>di</strong> grave illiqui<strong>di</strong>tà della banca e una semplificazione della prestazione <strong>di</strong> finanziamenti da partedella Banca d’Italia agli interme<strong>di</strong>ari per far fronte a esigenze <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà. L’articolo 1 bis del decreto legge155/2008, che è stato introdotto in sede <strong>di</strong> conversione in legge e che riproduce sostanzialmente i contenuti deldecreto legge 13 ottobre 2008, n. 157, prevede tre strumenti a sostegno della liqui<strong>di</strong>tà bancaria, <strong>di</strong>sciplinati daldecreto ministeriale <strong>di</strong> attuazione emanato il 27 novembre 2008. Fino al <strong>di</strong>cembre del 2009 il Ministerodell’Economia e delle finanze può fornire la garanzia statale sulle nuove passività delle banche italiane condurata residua compresa fra tre mesi e cinque anni e non computabili nel patrimonio <strong>di</strong> vigilanza dell’emittente.

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