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Rivista Interdisciplinare di Studi Paesaggistici / Interdisciplinary Review of Landscape StudiesPer dare conto di questi fenomeni complessi, per tentare di descrivere questi paesaggi della contemporaneità,utilizzerò due immagini.La prima immagine è quella dei paesaggi zenitali.Leggendo un paesaggio dall’alto – facendone una sorta di analisi logica e scomposizione morfologica –possiamo infatti renderci conto di alcuni fenomeni tipici della contemporaneità nella trasformazione delterritorio. Da un paesaggio storico fondato sulla capacità d’uso dei suoli, sulle ragioni dell’acqua edell’esposizione, siamo passati a un paesaggio pensato e costruito per “recinti” e per “corridoi”.È un paesaggio che assomiglia sempre di più alle zonizzazioni della pianificazione urbanistica, e chepotremo anche definire normativo, un paesaggio tecnico, nel senso che possiamo leggerne le ragioninormative, quantitative, geometriche che ne stanno alla base.Media valle di Susa. Corridoio infrastrutturale e palinsesto agricolostorico su conoide(foto di Paolo De Stefano per la ricerca In.fra, Dipradi-Politecnico di Torino)Bassa valle di Susa. Colline moreniche, tracciatiinfrastrutturali, recinti industriali(foto di Paolo De Stefano per la ricerca In.fra, Dipradi-Politecnico di Torino)Entrata della valle di Susa. Palinsesto territoriale, reti infrastrutturali,edificato residenziale e produttivo(foto di Paolo De Stefano per la ricerca In.fra, Dipradi-Politecnico di Torino)Guardando il territorio zenitalmente possiamo così riconoscere: i paesaggi delle infrastrutture,caratterizzati da regole come le distanze dall’intorno, i raggi di curvatura, ecc. (da notare come questi siano ipaesaggi tendenzialmente meno “democratici”, quelli che avrebbero maggiore bisogno di processi di31