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Rivista Interdisciplinare di Studi Paesaggistici ... - Landsible.eu

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<strong>Rivista</strong> <strong>Inter<strong>di</strong>sciplinare</strong> <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>Paesaggistici</strong> / Inter<strong>di</strong>sciplinary Review of Landscape Stu<strong>di</strong>esTRA ONNIPOTENZA E RIDUTTIVISMO:UNA VIA PRATICABILE PER LA PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA 1Francesco Karrer 21. Presentazione del problema e della posizione metodologicaPur non essendo io quello che si potrebbe definire un esperto <strong>di</strong> paesaggio, <strong>di</strong> paesaggio e <strong>di</strong> paesaggi misono interessato e mi interesso: da citta<strong>di</strong>no, da stu<strong>di</strong>oso <strong>di</strong> scienze del territorio e della città, da pianificatoree programmatore, da valutatore <strong>di</strong> piani, programmi e progetti, da semplice “curioso” che guardaall’“interesse” paesaggio ed alle ricerche degli altri sul paesaggio.Malgrado ciò mi sorprende – in realtà non più <strong>di</strong> tanto – la capacità da parte degli specialisti <strong>di</strong>paesaggio <strong>di</strong> produrre sempre nuove concettualizzazioni sulla nozione <strong>di</strong> paesaggio. Di recente mi ha moltointrigato la nozione <strong>di</strong> “paesaggio cognitivo” (Almo Farina, Il paesaggio cognitivo – Una nuova entitàecologica, Franco Angeli, 2006), e quella <strong>di</strong> “paesaggio terap<strong>eu</strong>tico” (cfr. la conferenza internazionale sultema che si svolgerà tra qualche giorno a Genova) 3 .Così come mi intriga molto quanto, quasi in contemporanea con la manifestazione o<strong>di</strong>erna <strong>di</strong> Cuneo 4 ,si svolge a Torino sul tema della “creazione <strong>di</strong> paesaggi” (“Creare paesaggi. Realizzazioni, teorie e progettiin Europa”, promossa dall’Or<strong>di</strong>ne degli Architetti <strong>di</strong> Torino).Da quando Georg Simmel scrisse, tra il 1907 ed il 1913, i quattro famosi saggi che probabilmentesegnano la nascita degli stu<strong>di</strong> sul paesaggio (oggi riuniti e tradotti, credo per la prima volta in italiano per itipi <strong>di</strong> Armando, 2006) è stato tutto un fiorire <strong>di</strong> concettualizzazioni, definizioni, aggettivazioni, declinazioni.Da ciò la conferma che anche quella del paesaggio è per eccellenza una delle tante polisemie,probabilmente destinata a rimanere imperituramente tale, che popolano il paesaggio delle scienze delterritorio ed urbane.Con maggiore continuità e determinazione mi sono occupato <strong>di</strong> paesaggio soprattutto nell’ambito <strong>di</strong>molti stu<strong>di</strong> d’impatto ambientale che effettuo dal 1974, in particolare applicati alle infrastrutture <strong>di</strong> trasporto 5 .Negli stu<strong>di</strong> d’impatto ambientale, com’è noto, il paesaggio è una delle componenti nella quale si“scompone” l’ambiente.È cioè escluso per principio che il paesaggio possa essere assunto come descrittore strategicodell’ambiente, del suo passato, del suo presente e, per qualcuno, anche del suo futuro. Negli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> impattoambientale il paesaggio è oggetto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione, <strong>di</strong> misura degli impatti che subisce, ecc. È trattato informa quantitativa e non solo qualitativa... Proprio l’apprezzamento quantitativo ha fatto sviluppareenormemente la ricerca sulla natura profonda del paesaggio. Negli stu<strong>di</strong> d’impatto “circoscritta” alla1 [Il testo che qui si presenta è stato scritto espressamente in occasione del convegno del 20 ottobre 2006 e non ha subito ulterioriaggiornamenti rispetto ad allora; N.d.R.].2 Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> urbanistica, Facoltà <strong>di</strong> Architettura “Ludovico Quaroni”, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”.3 [I Paesaggi Terap<strong>eu</strong>tici. Come conservare la <strong>di</strong>versità del “Ben-Essere” dell’uomo, Conferenza internazionale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, 26-27Ottobre 2006, Facoltà <strong>di</strong> Architettura dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Genova; N.d.R.].4 [20 ottobre 2006; N.d.R.].5 Di questa esperienza ho più volte avuto occasione <strong>di</strong> riferire. Da ultimo in occasione dell’International Symposium BecomingLandscape Architect in XXI Century, indetto dalla Facoltà <strong>di</strong> Architettura “La Sapienza”, Roma 5-7 giugno 2006.39

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