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Rivista Interdisciplinare di Studi Paesaggistici / Interdisciplinary Review of Landscape Studiesorizzonte relazionale rispetto agli stakeholder; c) percezione, segnalazione e registrazione di una perdita o diun impoverimento del valore paesaggistico relativo a detto landmark e/o significante considerato in se stessoe in rapporto alle sue relazioni con gli stakeholder; d) individuazione della quantità e della qualità di taleperdita o impoverimento; e) individuazione delle molteplici ragioni e delle cause della perdita di valore; f)individuazione delle strategie da adottare al fine di limitare, ripristinare e prevenire il problema (l’attentaconsiderazione del quadro normativo è a tal fine di fondamentale importanza).5. La Provincia di Cuneo: contesto e criticità paesaggisticaVenendo allo specifico della Provincia di Cuneo, sulla base di una ricerca preliminare – che, se i tempi delprogetto lo avessero consentito, avrebbe dovuto necessariamente essere più ampia e approfondita, nonchécondotta avvalendosi di altri metodi di analisi 15 – si sono individuati alcuni aspetti di criticità paesaggistica.Data la vastità ed eterogeneità del territorio in questione e dei suoi diversi paesaggi (montano,collinare, di pianura), si è proceduto preliminarmente a circoscrivere l’ambito di studio al solo paesaggio dipianura. Tra le motivazioni di questa scelta si annovera la constatazione, evidente sia per l’abitante dellaprovincia sia per il forestiero, che proprio la specificità del paesaggio di pianura (peraltro di difficileindividuazione, dato il suo carattere “ordinario”) è quella su cui maggiormente si riversano i molteplicieffetti della pressione antropica: tipologie di colture e modalità di coltivazione della terra, quantità e qualitàdegli insediamenti produttivi e abitativi, processi di infrastrutturazione, gestione delle risorse naturali,processi socio-economici e culturali, ecc.Avendo dunque individuato l’ambito di riferimento (il paesaggio di pianura della Provincia di Cuneo)e il problema di fondo da affrontare (la marginalità paesaggistica e territoriale, con la sua intrinsecaambivalenza), si è proceduto a individuare i relativi problemi e bisogni paesaggistici, come di seguitoindicato:- Primo problema evidenziato: sviluppo economico disorganico e non sostenibile per il paesaggiolocale. Bisogno corrispondente espresso: c’è dunque bisogno di armonizzarlo e, in relazione alpaesaggio locale, di governarlo meglio di quanto non avvenga attualmente. C’è inoltre bisognodi incentivare uno sviluppo economico direttamente e virtuosamente connesso con obiettivi diqualità paesaggistica.- Secondo problema evidenziato: situazione provinciale generalizzata di “sottolivello” culturale 16 e,relativamente al paesaggio, progressivo smarrimento dei landmark e dei significanti specifici delpaesaggio cuneese, smarrimento della sua complessità e identità plurale. Parallela perdita disensibilità estetico-culturale da parte della popolazione locale nei confronti del propriopatrimonio paesaggistico. Bisogno corrispondente espresso: c’è bisogno di recuperare ilandmark e i significanti che identificano il paesaggio cuneese e il suo valore culturalecomplessivo (economico, sociale, esistenziale, ecc.).- Terzo problema evidenziato: gestione e governance politica del territorio e del paesaggio chenon incentiva la progettazione paesaggistica di qualità, che non incentiva la partecipazione dellapopolazione e che gestisce in perdita (vale a dire, perdita progressiva di valore) il patrimoniopaesaggistico. Bisogno corrispondente espresso: c’è bisogno di invertire tali trend gestionali alfine di recuperare una gestione paesaggistica di qualità, il rinnovato interesse della popolazioneper il paesaggio come “cosa pubblica” e “patrimonio condiviso”.- Quarto problema evidenziato: la legislazione che norma la triade di tutela, valorizzazione egestione del paesaggio è, al momento, inadeguata (questo si evidenzia già a partire dai PianiRegolatori Comunali). A ciò si accompagna il fatto che il paesaggio e la sua legislazione nonricoprono generalmente posizioni di primo piano nelle agende politico-amministrative (a15 Quali, ad esempio, metodologie SWOT, ecc.16 Per “sottolivello” culturale si intende una generale e diffusa mancanza di consapevolezza culturale da parte della cittadinanzaintorno a questioni quali la governance del paesaggio e la gestione del territorio, a fronte, invece, di uno sviluppo economiconotevole e a fronte del fatto che ciò che per lo più si intende per “sviluppo culturale” viaggia su altri binari e vie (televisione, Internet,ecc.). Cfr. i risultati del progetto all’indirizzo www.landsible.eu.68