<strong>LA</strong> PRESENZA DEI MONACI <strong>DI</strong> SANTA GIUSTINA A <strong>LEGNARO</strong> E NEL<strong>LA</strong> <strong>CORTE</strong>NOTEDevo un sincero ringraziamento alle dott.sse Francesca Fantini D’Onofrio,direttrice, Anna Maria Vomiero, assistente di sala, e al personaletutto dell’Archivio di Stato di Padova, per aver facil<strong>it</strong>ato con grande liberal<strong>it</strong>àlo studio dei documenti. Associo a tale doveroso ringraziamento iconfratelli padre don Giustino Prevedello e don Giulio Pagnoni, comepure l’amico dott. Donato Gallo, dell’Univers<strong>it</strong>à di Padova.1Sul paese, sulle suddivisioni del suo terr<strong>it</strong>orio e sul suo sviluppo demico,si vedano, anche se datate ed esposte in forma divulgativa, le informazioniforn<strong>it</strong>e da F. GIACOMELLO, Legnaro. Cenni storici, Padova 1903.2A. GLORIA, Terr<strong>it</strong>orio padovano illustrato, I, Padova 1862, p. 34.3I. BRUNATII, Chartarum coenobii S. Justinae explicatio, Patavii 1763. Sullafigura dell’erud<strong>it</strong>o si veda: M.R. ZORZATO, Brunacci, Giovanni, in Dizionariobiografico degli Italiani, 14, Roma 1972, p. 518-523; EAD., GiovanniBrunacci storico della chiesa padovana, in Monselice. Storia, cultura e artedi un centro minore del Veneto, a cura di A. Rigon, Monselice-Treviso1994 (I centri minori del Veneti, 1), p. 633-643.4L.A. MURATORI, Antiqu<strong>it</strong>ates Italicae Medii Aevi, III, Mediolani 1739, col.39-44.5S. COLLODO, Il Prato della Valle: storia della rinasc<strong>it</strong>a di un’area urbana,in EAD., Una società in trasformazione. Padova tra XI e XV secolo, Padova1990 (Miscellanea erud<strong>it</strong>a, 49), p. 119-127; A. TI<strong>LA</strong>TTI, Ist<strong>it</strong>uzioni e cultodei santi a Padova fra VI e XI secolo, Roma 1997 (Italia sacra, 56), p. 144,231-232.6A. GLORIA, Codice diplomatico padovano dal secolo sesto a tutto l’undecimo,Venezia 1877 (Monumenti storici pubblicati dalla r. Deputazioneveneta di storia patria. Serie Prima, documenti, II), nº 6 p. 10: copia corrottadel XIV secolo; A. GLORIA, Codice diplomatico padovano dall’anno1101 alla pace di Costanza (25 giugno 1183), II, Venezia 1881 (Monumentistorici pubblicati dalla r. Deputazione veneta di storia patria, VII. Serieprima, documenti, VI), nº 1184 p. 483-484: copia del XII secolo, con testoleggermente modificato.7La decima è un tributo che il concessionario corrisponde al concedentesui prodotti dei beni avuti in uso: è la decima parte dei prodotti dellaterra e degli animali. Per un approfondimento sul tema si veda R. ZANOC-CO, Decime e quartesi in diocesi di Padova alla luce dei documenti, Padova1951.8«Dono et offero in eodem monasterio omnem districtionem de loco quivocatur Lignario de ipso latere de supradicto monasteri, atque decimamtocius alodii ecclesie que ad novum vener<strong>it</strong>, et totam ipsam districtionemet totum ipsum redd<strong>it</strong>um integr<strong>it</strong>er in integrum. Etiam dono etoffero de alio latere Lignario totum et integrum paludem qui vocaturMemora sicut percurrunt et discernunt in circu<strong>it</strong>u omnes fines et lateraeius in integrum»: GLORIA, Codice diplomatico padovano dal secolo sesto,nº 229 p. 255-257.9GLORIA, Codice diplomatico padovano dal secolo sesto, nº 261 p. 285-289.10GLORIA, Codice diplomatico padovano dal secolo sesto, nº 309 p. 334-335.11GLORIA, Codice diplomatico padovano dal secolo sesto, nº 316 p. 340-341;sul valore del documento imperiale e sull’origine in genere di documentifalsi o di interpolazioni posteriori si veda TI<strong>LA</strong>TTI, Ist<strong>it</strong>uzioni e culto deisanti a Padova, p. 229-233.12GLORIA, Codice diplomatico padovano dall’anno 1101, I, nº 1 p. 1-2.13GLORIA, Codice diplomatico padovano dall’anno 1101, I, nº 136 p. 112-113.14GLORIA, Codice diplomatico padovano dall’anno 1101, I, nº 137 p. 113-114.15GLORIA, Codice diplomatico padovano dall’anno 1101, I, nº 252 p. 198-199.Il vescovo aveva attribu<strong>it</strong>o a Santa Giustina il 24 novembre 1131 le decimedella corte di Concadalbero consegnandole all’abate Alberto. Il trasferimentodel dir<strong>it</strong>to di decimazione sui raccolti era una delle conseguenzedella graziosa cessione all’abbazia della corte di Concadalbero, compiutail 12 giugno 1129 dai coniugi Guido e Giud<strong>it</strong>ta Sambonifacio: GLORIA,Codice diplomatico padovano dall’anno 1101, I, nº 187 p. 150, nº 227 p. 179.16GLORIA, Codice diplomatico padovano dall’anno 1101, II, nº 675 p. 18-19.17GLORIA, Codice diplomatico padovano dall’anno 1101, II, nº 767 p. 74-76.18GLORIA, Codice diplomatico padovano dall’anno 1101, II, nº 784 p. 85.19GLORIA, Codice diplomatico padovano dall’anno 1101, II, nº 840 p. 116-118.20P.A. PASSOLUNGHI, Esperienze agrarie in amb<strong>it</strong>o monastico lungo il Piave:la granza di Sottoselva, in Mogliano e il suo monastero, 1000 anni di storia.Atti del Convegno di studi, Mogliano Veneto (Treviso), 6-7 giugno 1997, acura di F.G.B. TROLESE, Cesena 2000 (Italia benedettina, 19), p. 139-162.21PADOVA, ARCHIVIO <strong>DI</strong> STATO (d’ora in poi ASP), S. Giustina, 560, dis.1-24; per un’approfondimento sul genere di misurazione effettuata dalmonastero nei suoi possessi si veda MASCHIETTO, Fra Fortunato Abbiatibenedettino (1698-1774) ingegno versatile e benemer<strong>it</strong>o di Correzzola,Padova 1993 (La memoria lunga, 3).22Cfr. S. BORTO<strong>LA</strong>MI, L’età dell’espansione (sec. XI-XIII) e la crisi del Trecento,in I benedettini a Padova e nel terr<strong>it</strong>orio padovano attraverso i secoli.Saggi storici sul movimento benedettino a Padova. Catalogo della mostrastorico-artistica nel XV centenario della nasc<strong>it</strong>a di san Benedetto, a cura diA. DE NICOLÒ SALMAZO, F.G.B. TROLESE, Treviso 1980, p. 24-29.23S. COLLODO, Arnaldo da Limena abate di Santa Giustina. Storia di unatradizione agiografica, «Il Santo. Rivista antoniana di storia, dottrina,arte», s. II, 19(1979), p. 573-592, ried<strong>it</strong>o in EAD., Una società in trasformazione,p. 3-34; A. RIGON, Un abate e il suo monastero nell’età di Ezzelinoda Romano: Arnaldo da Limena (+ 1255) e S. Giustina di Padova, in S.Benedetto e otto secoli (XII-XIX) di v<strong>it</strong>a monastica nel Padovano, Padova1980 (Miscellanea erud<strong>it</strong>a, 33), p. 55-86.24Cfr. I. CAVACIUS, Historiarum coenobii D. Iustinae Patavinae libri sex,Venetiis 1606, p. 87-88; RIGON, Un abate e il suo monastero, p. 68-69.25RIGON, Un abate e il suo monastero, p. 77-80; sul nuovo che stava maturanoin seno al movimento monastico con i monaci albi: si vedano: G.CARRARO, Un nuovo monachesimo: le cost<strong>it</strong>uzioni dell’ordo Sancti Benedictide Padua, «Quaderni di storia religiosa», 2(1995), p. 181-205; ID.,Il monachesimo padovano durante la dominazione ezzeliniana (1237-1256),in Nuovi studi ezzeliniani, a cura di G. CRACCO, Roma 1992 (Nuovi studistorici, 21), II, p. 445-469; ID., I monaci albi di S. Benedetto di Padova, in Ilmonachesimo <strong>it</strong>aliano nell’età comunale (1088-1250). Atti del IV Convegnodi studi storici sull’Italia benedettina, Pontida (Bergamo), Abbazia di S.Giacomo, 3-6 settembre 1995, a cura di F.G.B. TROLESE, Cesena 1998 (Italiabenedettina, 17), p. 403-432; A. RIGON, Ricerche sull’Ordo Sancti Benedictide Padua, «Rivista di storia della Chiesa in Italia», 29(1975), p. 511-535;ID., Religione e pol<strong>it</strong>ica al tempo dei da Romano. Giordano Forzatè e la tradizioneagiografica antiezzeliniana, in Nuovi studi ezzeliniani, p. 389-414.26ASP, Corona, part. 2210, f. 12v-13r: al contratto furono presenti l’abatedi San Daniele in Monte, Angelerio, Gualegino, abate eletto di San65
FRANCESCO G.B. TROLESEMichele di Candiana, e Giovanni da Limena, canonico di Padova.27ASP, Corona, part. 2207, f. 39v-40r: l’accordo fu successivamente ratificatodalla moglie Alfania.28ASP, Corona, part. 2207, f. 47r: vi fu presente l’abate di Santa Maria diSaccolongo, Padovano.29ASP, Corona, part. 2207, f. 52r e v: vi presenziarono, tra gli altri l’abateOlderico di Santa Maria in Organo di Verona e il monaco Nicolò diSanta Giustina.30ASP, Corona, part. 2207, f. 55r.31CAVACIUS, Historiarum coenobii, p. 120.32Sul governo eserc<strong>it</strong>ato dall’abate Olderico nel monastero veronese diSanta Maria in Organo (1255-1271), prima di assumere la direzione dell’abbaziadi Santa Giustina (1271-1289), si veda G.M. VARANINI, Monasterie c<strong>it</strong>tà nel Duecento: Verona e S. Zeno, in Il Liber feudorum di S. Zenodi Verona (Sec. XIII), a cura di F. SCARTOZZONI, saggi introduttivi di G.M.VARANINI, Padova 1996 (Fonti per la storia della terraferma veneta, 10),p. LXVII-LXXII; per una sua iniziativa in campo l<strong>it</strong>urgico per il monasterodi Santa Giustina si veda F.G.B. TROLESE, 10. Breviario, in La miniatura aPadova dal Medioevo al Settecento, progetto e coordinamento scientificoG. CANOVA MARIANI, catalogo a cura di G. BAL<strong>DI</strong>SSIN MOLLI, G. CANOVAMARIANI, F. TONIOLO, Modena 1999, p. 64-66.33ASP, Corona, part. 2206, f. 9v.34ASP, Corona, part. 2206, f. 10r.35ASP, Corona, part. 2206, f. 4v: testimoni dell’invest<strong>it</strong>ura furono l’abateGumberto di San Felice di Vicenza, l’abate Padovano di Santa Maria diSaccolongo, il monaco Gatto di Santa Giustina, il sacerdote Bonaventurada Verona e Ongarello di Ugone Palmeri di Padova.36ASP, Corona, part. 2206, f. 4r: il feudo era di un campo e mezzo s<strong>it</strong>uatoa Volparo, all’Isola dell’Olmo.37ASP, Corona, part. 2206, f. 15v: la terra concessa era di cinque campi e mezzo,a Legnaro nell’Isola dell’Olmo. Furono testimoni l’abate di SaccolongoPadovano, quello di Santa Lucia di Fontaniva Pellegrino, mentre i monaciriun<strong>it</strong>i in cap<strong>it</strong>olo erano Tomeo priore, Alberto sacrista, Franco, Nicolò,Eusebio, Giovanni Cauco, Bonifacio, Marco, Zanino, Pietro e Bipone.38ASP, Corona, part. 2206, f. 11v: dieci campi «in hora quae dic<strong>it</strong>ur campusde Canna».39ASP, Corona, part. 2206, f. 10v, 12 r: furono presenti in qual<strong>it</strong>à d<strong>it</strong>estimoni l’abate Padovano di Saccolongo e i monaci di Santa GiustinaTomeo e Franco.40Il prezioso volume al momento della soppressione giunse in mano agliantiquari, i quali lo cedettero all’abate Pietro Ceoldo che lo consegnò allanobile famiglia Papafava, dov’era precettore. La famiglia lo vendette, alcunianni or sono, alla Regione del Veneto, che lo depos<strong>it</strong>ò presso l’AccademiaGalileiana di scienze, lettere ed arti in Padova: Cfr. F.G.B. TROLESE,L’archivio di Santa Giustina di Padova. Cenni sullo stato attuale e sugliantecedenti storici, in Convegno di studi. La memoria silenziosa. Formazione,tutela e status giuridico degli archivi monastici nei monumenti nazionali.Atti del convegno. Veroli, Abbazia di Casamari, 6-7 novembre 1998.Ferentino, Palazzo comunale 8 novembre 1998, Roma 2000 (Pubblicazionidegli archivi di Stato. Saggi, 62), p. 89-112; ID., La dispersione delle bibliotechemonastiche, in Il monachesimo <strong>it</strong>aliano dalle riforme illuministicheall’un<strong>it</strong>à nazionale (1768-1870). Atti del II Convegno di studi storici sull’Italiabenedettina. Abbazia di Rodengo (Brescia), 6-9 settembre 1992, acura di F.G.B. TROLESE, Cesena 1992 (Italia benedettina, 11), p. 599.41BORTO<strong>LA</strong>MI, L’età dell’espansione, p. 29.42ASP, Corona, part. 2208, f. 1r: 15 settembre 1277, aff<strong>it</strong>to di due campia Dano del fu Ubertelo da Legnaro; ASP, Corona, part. 2208, f. 7v: 26ottobre 1281, aff<strong>it</strong>to di due campi a Buonuomo del fu Buonuomo daLegnaro per tre campi.43ASP, Corona, part. 2208, f. 22v, 25 ottobre 1285, tre campi a Giovannidel fu Bertolasio da Volparo a Isola dell’Olmo.44Si tenga presente che la documentazione attualmente esistente riguardasolo piccoli appezzamenti di terreno, mentre per i poderi maggiormenteestesi, della misura di un manso, cioè da 20 a 30 campi, non è rimastadocumentazione archivistica.45ASP, Corona, part. 2206, f. 114r e v.46G. ANDENNA, «Non habebant mobilia de quibus possent satisfacerecred<strong>it</strong>oribus». La crisi economico-finanziaria dei monasteri del Piemonteorientale in età comunale, in Il monachesimo <strong>it</strong>aliano nell’età comunale(1088-1250). Atti del 4º Convegno di studi storici sull’Italia benedettina,Pontida (Bergamo) 3-6 settembre 1995, a cura di F.G.B. TROLESE, Cesena1998 (Italia benedettina, 16), p. 63-96.47ASP, Corona, part. 2208, f. 18v-19v. I partecipanti al cap<strong>it</strong>olo monasticofurono: «Venerabilis in Christo pater et dominus dominus frater Gualpertinus,Dei et apostolicae sedis gratia, abbas Sancte Iustine de Paduain pleno et generali cap<strong>it</strong>ulo monasterii et conventus predicti. In quocap<strong>it</strong>ulo fuerunt frater Petrus de Montesilice prior tunc claustralis, fraterMarchus de Caudalonga, frater Iacobus de Casali, frater GuillelmusCanaula, frater Gualpertinus domini Oliverii, frater Raynerius Aseta,frater Parinus Caseta, frater Nicoletus de Montegro, frater Daniel Oneboni,fratres et monaci dicti monasterii qui sunt plus quam due partesdicti conventus».48ASP, Corona, part. 2209, f. 41v: era presente come testimone fra Giovanni,monaco di Santo Stefano di Carrara.49ASP, Corona, part. 2209, f. 47v-48r.50ASP, S. Giustina, 98, P. I, f. 3r-10v.51ASP, S. Giustina, 98, P. I, f. 3r-10r.52ASP, S. Giustina, 140, f. 5r-8r.53ASP, S. Giustina, 140, f. 9r-11r.54ASP, S. Giustina, 140, f. 13r-15v.55A. SIMIONI, Storia di Padova dalle origini alla fine del secolo XVIII, Padova1968, p. 561-568.56ASP, S. Giustina, 98, f. 323v.57ASP, Corona, part. 1642.58Per un quadro d’insieme degli studi sull’abate Ludovico Barbo esulla sua congregazione rinvio ai miei seguenti studi: Ludovico Barboe S. Giustina. Contributo bibliografico. Problemi attinenti alla riformamonastica del Quattrocento, Roma 1983 (Pontificia Univers<strong>it</strong>as Lateranensis.Theses ad doctoratum in S. Theologia), p. 3-135; Decadenza erinasc<strong>it</strong>a dei monasteri veneti nel basso medioevo, in Il monachesimo nelVeneto medioevale. Atti del Convegno di studi in occasione del Millenariodi fondazione dell’Abbazia di S. Maria di Mogliano Veneto (Treviso),30 novembre 1996, a cura di F.G.B. TROLESE, Cesena, 1998 (Italia benedettina,17), p. 169-199.59TROLESE, Ludovico Barbo e S. Giustina, p. 213-228.60A. GLORIA, Della agricoltura nel Padovano. Leggi e cenni storici, I, Pado-66