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Manuale Vsa - Croce Blu

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CORSO V. S. A. MODENA - APPUNTI1. A.N.P.AS. - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze - Attività e ProgettiObiettivi Formativi:1) Illustrare la storia dell'ANPAS (origini, sviluppo, finalità e attività);2) I valori dell'ANPAS3) Illustrare la storia del Coordinamento Provinciale delle PubblicheAssistenze di Modena (origini, sviluppo, finalità e attività);4) Il ruolo del Volontario Soccorritore.Le Pubbliche Assistenze vantano una storia che affonda le sue radici nelle originistesse dell’Italia come stato unitario, nel Risorgimento: esse nascono a partire dal1860 come laiche, libere Associazioni di volontariato, che - in un lasso di tempoincredibilmente breve - si formano in ogni parte d’Italia, sotto una grande molteplicitàdi nomi: <strong>Croce</strong> Verde, <strong>Croce</strong> Bianca, <strong>Croce</strong> Turchina, <strong>Croce</strong> D’Oro, Società diSalvamento, Fratellanza Militare, Fratellanza Popolare, e altri ancora. Dalla Sicilia alPiemonte, unanimi nel loro impegno, le Pubbliche Assistenze non fanno distinzioni diservizio per nobili e poveri, servono chiunque esprima un bisogno, non pongonocondizioni all’aiuto prestato e sono, generalmente, aperte a chiunque vogliaprendervi parte.Da documenti dell’epoca risulta che il primo congresso delle Associazioni di PubblicaAssistenza ha luogo a La Spezia, nel 1892: all’appello rispondono 29 associazioni, dicui: 12 toscane, 4 liguri, 4 laziali, 2 lombarde, 2 piemontesi, 2 siciliane, una emiliana,una umbra e una pugliese.Un congresso – che peraltro già affronta la questione del coordinamento tra le varieassociazioni – al quale seguono molti altri, a scadenza più o meno annuale, e daiquali emerge con sempre maggiore chiarezza la necessità di costituire degliorganismi di indirizzo generale e di coordinamento. E’ sin dai primi del ‘900 che sievidenziano alcune delle caratteristiche più marcate di quello che già si configuracome un vero e proprio movimento: le Pubbliche Assistenze – le cui attività siesplicano in moltissimi campi, compreso quello dei Vigili del Fuoco volontari – sirifiutano di assumere il ruolo di supporto ai servizi di pertinenza dello Stato, e quindidi trasformarsi in “serbatoio” di attività subordinate, controllabili e indirizzabili.Ma un altro, fondamentale, passo in avanti sulla via della caratterizzazione dellePubbliche Assistenze avviene con la costituzione, nel 1903, dell’Unione RegionaleToscana e, nel 1904 a Spoleto, con quella della Federazione Nazionale, eretta adEnte Morale nel 1911, con Regio Decreto n°638 del 18 giugno;contemporaneamente, cresce con grande impeto il numero delle associazioni: nelcongresso che precede la prima guerra mondiale, si contano ben 150 associazionifederate e 100 mila aderenti.Tuttavia, tale processo conoscerà una prima battuta d’arresto con la “grande guerra”,che di fatto smobilita le associazioni, privandole degli uomini che vengono inviati alfronte e svuotando le sedi delle Pubbliche Assistenze in tutta Italia.Sarà la ripresa post-bellica a favorire un nuovo sviluppo del movimento. La sededella Federazione viene spostata da Spoleto a Roma e poi definitivamente a Firenze,mentre al congresso di Fiume, del 1924, le associazioni federate arrivano ad essere218.E tuttavia, sarà il fascismo a bloccarne la crescita ancora una volta: non poteva, ilregime, far vivere una realtà che per sua stessa natura ne rappresentava l’antitesi, inquanto portatrice di valori quali la solidarietà, la condivisione, il serviziodisinteressato. Non è un caso, infatti, se nel 1930, con il Regio Decreto n°84 del 12febbraio, Vittorio Emanuele III deciderà di trasferire alla <strong>Croce</strong> Rossa Italiana tutte le2A.N.P.AS. Attività e Progetti

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