CORSO V. S. A. MODENA - APPUNTI12. PsicopatologiaObiettivi Formativi:1) Essere in grado di percepire e condividere la sofferenza psichica;2) Riconoscere come reale/vero il disagio psichico-psichiatrico;3) Essere in grado di comprendere meglio la persona con disagiopsichico-psichiatrico.Gli obiettivi di questo incontro sono un po’ ambiziosi.Abbiamo ritenuto però importante tracciare una panoramica sulle principalipsicopatologie per dare ai volontari che prestano servizio in emergenza, anche unabreve informazione sulla patologia psichica che può essere oggetto di unaemergenza ma che spesso è secondaria ad altre patologie che sono stateampiamente illustrate dai colleghi durante questo percorso formativo per VolontarioSoccorritore ANPAS.Come sempre, oltre a fare formazione per il servizio, le nostre Associazioni ci hannodato l’opportunità di conoscere anche per una formazione personale, nozioni di primosoccorso e indicazioni utili per azioni di prevenzione primaria. Questo capitolo vuolerispondere a queste due esigenze, la prima per il servizio, la seconda per la vitapersonale e privata dei volontari.Divideremo il capitolo in due parti: la prima ha lo scopo di fare chiarezza sulleprofessionalità che operano in questo settore per poter rispondere alla domanda chefrequentemente viene posta quando un famigliare o un amico soffre di undisturbo/disagio psichico. Nella seconda parte cercheremo di descrivere moltosinteticamente i sintomi di alcune psicopatologie.12.1 - Sto male. Che fare?Davanti ad una sintomatologia che interessa problematiche psicologiche (disturbidell'umore, dell'ansia… sindromi non confortate da valori diagnostici clinici evidentiquanto una emorragia, una frattura ossea o semplicemente la varicella), spesso lapersona che ne soffre, e con lei la famiglia, si trova in forte difficoltà a capire cosa èmeglio fare per poter risolvere al più presto questo malessere. Al più presto, perchéanche se il quadro clinico non ha il conforto di valori che possono indicare una piùchiara patologia clinica di tipo organico, la sofferenza è grande, ed è quindicomprensibile che si voglia al più presto trovare un rimedio a questo problemache spesso stravolge la nostra vita!Sono sempre più convinta che per i "non addetti ai lavori" capire come muoversinella "giungla" che si apre davanti a noi quando noi stessi o un nostro caro soffre diun disagio psichico, non è cosa semplice. Anzi a volte è difficile anche per chi lavorain questo settore, si vorrebbe infatti inviare a colleghi specializzati pazienti che nonrientrano nelle nostre specializzazioni, ma non sempre il nominativo è proprio sotto inostri occhi. Quindi tranquilli, non è davvero cosa semplice individuare per ognipaziente lo specialista più indicato.Una cosa la eviterei: aprire le pagine gialle e cercare lì il nominativo, magari con uncriterio di scelta legato all'impatto visivo… mentre scrivo penso ai primi manuali cheabbiamo preparato per il primo soccorso e ricordo che la cosa più utile ed immediataera "Cosa fare e cosa NON fare". Proprio così: cerchereste il dentista allo stesso136Psicopatologia
CORSO V. S. A. MODENA - APPUNTImodo? Penso anche a un mio paziente che prima di venire da me, ha scelto unnome dalle pagine gialle. In questa sede non facciamo critiche di merito - ma èchiaro che se ha cambiato non si era trovato bene né aveva risolto il suo problema -quello che però va detto è che sotto un nome ambiguo, riferito allo studio, si celavauna non professionalità non iscritta all'albo… Mi vengono in mente altre cose maqueste sono altre storie…Torniamo al nostro problema. Consiglio innanzi tutto di rivolgersi al medico di base.Se il medico è attento anche a queste problematiche - intendo dire allepsicopatologie - può fare una prima valutazione e intervenire direttamente se lasintomatologia non è così grave o cronica da richiedere l'intervento di unospecialista. Il medico di famiglia infatti conosce il suo paziente nella complessità delquadro clinico, e può dare un primo supporto o prescrivere farmaci.Se il problema non si risolve nel breve termine con l'intervento del medico di famiglia,è opportuno chiedere a lui/lei l'indicazione per una visita specialistica. Questo, potetecommentare, è quello che succede per molti problemi sanitari, il medico infattispesso invia il paziente dallo specialista. A questo punto si apre il dibattito in meritoallo specialista: psicologo, psichiatra o psicoterapeuta? Non intendo risolvere quie in poche righe la risposta a questa domanda, ma solo dare qualche riferimento einformazione per rispondere in parte alla domanda.Quindi, cosa non fare l'abbiamo detto prima, ma rivediamolo assieme: NON affidarsia un nome senza conoscerne la specializzazione, e nemmeno affrontare disagi diquesta natura affidandosi a discipline che tanto possono giovare solo se non siamoin un quadro diagnostico che rientra nelle psicopatologie. Per esempio: può essereutile un massaggio rilassante o qualche altra tecnica (solitamente svolta nei centri dibenessere o presso centri estetici) ma solo se non vi sono sofferenze psicologiche.Anche questo lo dico perché negli ultimi anni sorgono "come funghi" tecniche chenon hanno nulla a che fare con la psicoterapia e che hanno una efficacia - nel brevetermine - solo su coloro che di base stanno bene. Non possono invece essererisolutive di malesseri che hanno una base psicologica, a volte anche organica, perla quale è necessario un intervento terapeutico professionale a volte integrato frafarmaci e terapie. Chiarito questo, la "giungla" si restringe.Un'altra indicazione che mi sembra molto utile è quella di tenere sempre presenteche questi specialisti (che ripeto, sono - a parer mio - solo tre figure professionali:psichiatra - psicologo - psicoterapeuta) sono iscritti a un albo. Quindi prima diintraprendere qualsiasi percorso vi suggerisco di verificare questa iscrizione,telefonando ai rispettivi albi (cfr. linx nella sitografia a fine capitolo). Oppurechiedendolo direttamente a loro.In estrema sintesi facciamo un po' il punto per capire che differenza c'è fra queste treprofessionalità:• Lo psicologo. È abilitato all'esercizio della professione - quindi iscrittoall'albo – se: è laureato in psicologia, se ha svolto un anno di tirocinio di circa20 ore settimanali post laurea e se ha superato l'esame di stato.• Lo psichiatra. È abilitato all'esercizio della professione se è laureato inmedicina e specializzato in psichiatria.• Lo psicoterapeuta: è uno psicologo o un medico, specializzato inpsicoterapia, ha quindi frequentato una scuola di 700 ore all'anno per 4 annicon esame finale. Le scuole riconosciute dal MURST (Ministero dell'Istruzionedell'Università e della Ricerca) sono caratterizzate dai diversi orientamenti diterapia (terapia cognitivo-comportamentale, sistemica, dinamica,interpersonale…) ma qui ci inoltriamo in un altro difficile percorso, direi che137Psicopatologia