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Manuale Vsa - Croce Blu

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CORSO V. S. A. MODENA - APPUNTI• sicurezza del luogo: di fondamentale importanza sia per noi che per chiunque sistia soccorrendo; è la prima cosa da valutare quando si arriva sul posto;• interruzioni: possono compromettere molto la relazione, soprattutto nei casi incui la persona sia già restia a comunicare con noi, sarà opportuno cercare,quanto possibile, di non essere interrotti durante il soccorso: se la poliziamunicipale è sul luogo dell’incidente stradale, dovrà esserci un soccorritore o dueche interviene sulla persona e il terzo che parla con la polizia;• tempo a disposizione: sarà necessario valutare con attenzione anche questavariabile per affrontare l’intervento, che sarà necessariamente diverso a secondadel tempo che occorre per il trasporto e la tipologia dell’intervento di emergenza;• presenza di accompagnatori: spesso rappresentano il tramite attraverso cuiavvicinarsi al nostro interlocutore, soprattutto nei casi delle persone più difficili daraggiungere, come i bambini e gli individui chiusi o spaventati.Nel momento del soccorso siamo noi soccorritori a dover portare aiuti ed accoglienzaa qualcun altro, quindi spetta a noi anche il compito di riuscire a creare la miglioresituazione emotiva e relazionale che la persona è in grado di raggiungere in quelmomento. Perciò risulterà di fondamentale importanza il modo in cui ci presenteremoalla persona soccorsa nonché il rispetto e l'interessamento che noi riusciremo acomunicarle. Il semplice rivolgere domande cortesi quali: "Come si sente?", "Come èsuccesso?", bastano a far sentire alla persona che c'è qualcuno attento alla suaattuale situazione di difficoltà.Da questo quadro iniziale risulta chiaro come l'approccio relazionale sia complesso ecoinvolgente per il soccorritore. A ben guardare però ci si accorge che in fondo,seguendo qualche suggerimento generale e apprendendo qualche conoscenza in piùsulla nostra comunicazione, non sia poi così difficile "andare a trovare l'altro là doveemotivamente è". Occorre solo usare al meglio le nostre capacità emotive ecomunicative per potersi affiancare a chi sta soffrendo.Inizialmente bisogna perciò possedere qualche conoscenza di base sulla propria edaltrui comunicazione, per poi porre l'attenzione sulle capacità relazionali ed infine sulrispetto della privacy altrui.Parole Chiave:• DECODIFICARE: decifrare, trasformare in termini più chiari e comprensibili• EMPATIA: riconoscere, entrare e provare i sentimenti di un'altra persona• RAPPORTO SUPPORTIVO: relazione personale finalizzata a sostenere e adaiutare• VERBALIZZARE: comunicare a voce, esprimere a paroleRitornando quindi a quello che è il nostro principale strumento: la comunicazione,dobbiamo ri-sottolineare quanto, anche quando ci sembra di non comunicare nulla, inrealtà stiamo mandando dei messaggi non verbali a chi ci sta di fronte. Anche mentreosserviamo od ascoltiamo, non smettiamo mai di comunicare e di essere coinvoltinella relazione. L'importante non è allora interrogarsi su come poter smettere dilanciare messaggi, ma bensì capire come ciò avvenga e come funzioni questoscambio continuo di influenze reciproche.La comunicazione è composta da vari elementi:• emittente: colui che invia il messaggio (anche se inconsapevolmente); è da luiche prende avvio lo scambio comunicativo;40Supporto psicologico al soggetto nel soccorso

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