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#3DMAGAZINE_n17

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SIAMO TUTTI COLPEVOLI<br />

Il grido di Maria Teresa Giglio, la mamma di Tiziana Cantone:<br />

“La pornografia non consensuale è un atto criminale”<br />

#3DSONODONNAE<br />

DI GIOVANNI SALZANO<br />

otevo chiudermi egoisticamente nel mio dolore ma<br />

«Pho scelto di lottare per Tiziana e per tutte le vittime<br />

di una violenza assurda che ogni giorno miete migliaia<br />

di vittime senza tutela. Per le donne, in particolar modo,<br />

si tratta dell’ennesima violenza, una orribile variante di<br />

femminicidio e casi del genere non si contano più ormai.<br />

Dopo il clamoroso caso di mia figlia, tutti avevano detto<br />

“mai più”. Giornalisti, politici, ma così non è stato. Intanto<br />

io ho perso una figlia meravigliosa, una ragazza come<br />

tante. In tutta questa drammatica storia la sua unica colpa<br />

era stata quella di imbattersi in un uomo perverso che ha<br />

ritenuto divertente giocare con la vita, la dignità e l’amore<br />

di una ragazza dolce, buona e sensibile con una sana<br />

sessualità come tutte, illudendola e assoggettandola alle sue<br />

“fantasie”».<br />

Eccole, coraggiose e piene di dignità, le parole di Maria<br />

Teresa Giglio, che si è trovata ad affrontare il dolore<br />

più innaturale, quello più assurdo, quello di una madre<br />

che perde una figlia: «Ancora sento il suo profumo, i<br />

suoi abiti sono sempre lì nell’armadio, quegli abiti che<br />

non metterà mai più». Era bella Tiziana, la sua Tiziana,<br />

ma bella davvero. Ancora pochi esami per la laurea in<br />

Giurisprudenza, un lavoro nell’azienda di famiglia, una<br />

vita normale insomma. Poi un amore sbagliato e un video<br />

a sfondo sessuale divulgato sul web a sua insaputa e senza<br />

il suo consenso, che però diventa virale dando inizio ad<br />

un’insensata gogna mediatica, ad un linciaggio disumano.<br />

Milioni di visualizzazioni, commenti offensivi, stupide<br />

parodie, tante fake news, nome e cognome sbattuto in<br />

prima pagina. Tiziana diventa suo malgrado “star” del web<br />

e protagonista di un processo mediatico senza precedenti.<br />

Tutti ne parlano e nessuno si chiede però cosa stia passando<br />

una ragazza di trent’anni a cui è stato violato il diritto<br />

fondamentale alla privacy, a cui è stata distrutta la dignità,<br />

a cui è stato negato persino il diritto ad una vita normale.<br />

Una violenza inaudita, feroce a cui ancora oggi, secondo<br />

la legge italiana, non c’è un vero colpevole. Tiziana dopo<br />

la divulgazione del video stette zitta, mai un’intervista, mai<br />

18<br />

#3D MAGAZINE

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