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#3DSONOUOMOE<br />
Si può parlare in soli<br />
trenta minuti di storia,<br />
divulgazione scientifica e<br />
tecnologia, natura e viaggi,<br />
strategie di comunicazione e di<br />
buona e cattiva informazione?<br />
Sì, se il tuo interlocutore si<br />
chiama Alessandro Cecchi<br />
Paone.<br />
Un fiume in piena, un<br />
giornalista con la voce che<br />
sorride e che ti travolge con la<br />
sua conoscenza e amore per<br />
le cose nuove. Giornalista,<br />
conduttore televisivo,<br />
accademico, un po’ per<br />
destino, ma soprattutto per<br />
capacità, ha segnato la sua<br />
storia televisiva come il volto<br />
dei format innovativi e degli<br />
esperimenti riusciti. Il suo<br />
esordio in tv è subito legato<br />
ad una novità assoluta. A soli<br />
16 anni, conduce per Raiuno<br />
un tg per ragazzi. Il primo<br />
nella storia Rai. Nel 1983<br />
vince il concorso, sempre<br />
in Rai, “Un volto nuovo<br />
per gli anni 80”. Concorso<br />
mai più fatto. «Furono 4 i<br />
personaggi che saltarono<br />
fuori. Chiambretti, Fazio come<br />
imitatore, Corrado Tedeschi<br />
come presentatore di quiz<br />
ed io come giornalista. Posso<br />
dire che quando c’è una cosa<br />
nuova da fare, mi chiamano.<br />
Ho inventato l’Italia in diretta,<br />
ho fatto il primo anno di Uno<br />
Mattina e con la Macchina<br />
del Tempo siamo stati i<br />
primi a produrre, per una Tv<br />
commerciale, un programma<br />
che, con linguaggi nuovi,<br />
facesse divulgazione scientifica<br />
introducendo l’archeologia<br />
per la prima volta in tv».<br />
TUTTI IN<br />
NAMIBIA<br />
Con Alessandro Cecchi Paone<br />
DI MA.GI.<br />
Incrocio Alessandro al<br />
suo ritorno dalla Namibia.<br />
La nostra intervista è una<br />
carrellata di immagini di<br />
una terra meravigliosa ma<br />
ancora poco nota agli italiani.<br />
«Il Tour Operator Impronte<br />
Wilderness Safari mi ha<br />
coinvolto in questo progetto:<br />
far conoscere agli italiani<br />
questo territorio dell’Africa<br />
sudoccidentale colonizzato da<br />
olandesi e tedeschi, che – un<br />
po’ per mode ed abitudini<br />
– non è ancora stato meta<br />
prediletta dagli italiani. Ho il<br />
compito di invertire questa<br />
rotta. Realizzerò contenuti<br />
da divulgare su più canali di<br />
comunicazione. Reportage<br />
su riviste di settore ma anche<br />
video per il web».<br />
Una delle mete più sicure, in<br />
questo momento storico, del<br />
Sud Africa. Dove si convive<br />
con estrema civiltà, dove<br />
c’è uno dei più bei deserti<br />
al mondo, foreste e laghi<br />
pietrificati e una gigantesca<br />
riserva marina. «Ti lascia<br />
senza fiato la zona delle dune<br />
bianche che arrivano sul<br />
mare. È un viaggio adatto<br />
anche alle famiglie. Vicino<br />
alla capitale Windhoek c’è il<br />
Naankuse, un parco realizzato<br />
da due veterinari olandesi per<br />
i cuccioli orfani, i cui genitori<br />
sono stati ammazzati dai<br />
bracconieri. È molto educativo<br />
per un bambino vedere come<br />
gli uomini si prendano cura di<br />
animali indifesi». Alessandro<br />
sapeva cosa volesse fare<br />
fin da bambino. In quinta<br />
elementare già confezionava il<br />
suo primo giornale. «Dopo 42<br />
anni di carriera sono ancora<br />
qui. E adesso che ho fatto<br />
tutto, cosa faccio?». Scherza<br />
Alessandro. Sa bene che la<br />
sua capacità di rinnovarsi<br />
è il suo cavallo di battaglia.<br />
Un professionista al passo<br />
con i tempi che si muove con<br />
disinvoltura anche nell’era dei<br />
social network: numero uno<br />
su Linkedin e seguitissimo<br />
su Facebook. Amato anche<br />
dai The JACKAL che l’hanno<br />
scelto come protagonista di un<br />
loro spot pubblicitario.<br />
Negli ultimi anni lo abbiamo<br />
visto partecipare anche a<br />
trasmissioni di intrattenimento.<br />
È questa l’unica domanda<br />
scomoda che salta fuori dai<br />
denti. Come mai un uomo<br />
di cultura come lui, siede ai<br />
salotti un tantino degeneri<br />
della televisione italiana? «Per<br />
portare una voce fuori dal<br />
coro che restituisca lucidità<br />
e conoscenza quando si dà<br />
un’informazione distorta. Il<br />
mio ruolo è quello di portare,<br />
in modo popolare, una pillola<br />
di scientificità. Ne sono<br />
orgoglioso, altrimenti non ci<br />
sarebbe nessuno a dare una<br />
sponda di modernità». #<br />
26<br />
#3D MAGAZINE