Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Il giovane cantautore<br />
Antonio Diodato<br />
si può ormai dedicare<br />
completamente<br />
alla musica, senza<br />
compromessi e senza<br />
incertezze. Dopo<br />
aver spiccato il volo a<br />
Sanremo, adesso è in<br />
giro tra Italia ed Europa<br />
per l’Adesso Club Tour<br />
ADDIO PIANO B<br />
#3DPLAY<br />
DI VALERIA AIELLO<br />
photo Ilaria Magliocchetti Lombi<br />
ancora tra i brani più ascoltati il singolo “Adesso” con<br />
È cui l’artista tarantino (di adozione) accompagnato<br />
da Roy Paci al Festival di Sanremo 2018, ha conquistato<br />
il grande pubblico. Si era già fatto notare alcuni anni<br />
prima con il brano “Babilonia” non solo per la musica<br />
e l’inconfondibile voce, ma anche per i suoi testi con cui<br />
lancia messaggi chiari e forti. Lui è Antonio Diodato,<br />
giovane cantautore che in questo momento si divide tra<br />
l’Italia e l’Europa per l’Adesso Club Tour. Tra una tappa e<br />
l’altra ha risposto ad alcune domande per noi…<br />
Partiamo da “Adesso” nel vero senso della parola. Di<br />
recente hai dichiarato: “Adesso” rappresenta una volontà<br />
chiara, una sorta di mantra che ripeto con forza a me<br />
stesso per non tornare a commettere gli stessi errori e per<br />
non dimenticare che tutto ciò che di buono ho ottenuto è<br />
sempre arrivato da un vissuto cosciente. Quali errori hai<br />
commesso?<br />
«Mi è capitato di vivere spesso distrattamente la mia vita,<br />
proiettato in un altrove, in un non luogo, in cui cercavo<br />
appagamento. Credo capiti a molti in questo periodo.<br />
Siamo bombardati da centinaia di informazioni e abbiamo<br />
sempre più difficoltà nel rimanere concentrati, o anche solo<br />
presenti a noi stessi».<br />
Se dovessi fare un bilancio, cosa hai ottenuto di buono fino<br />
ad oggi?<br />
«La possibilità di condividere ciò che faccio, ciò che mi dà<br />
gioia, con molte persone».<br />
Tanta gavetta, molte esperienze sui palchi in giro per<br />
l’Italia e nel mondo e diversi album (E forse sono pazzo,<br />
A ritrovar bellezza, Cosa siamo diventati.) che raccontano<br />
il tuo vissuto. Puoi raccontarci la follia, la bellezza e il<br />
cambiamento che hai vissuto attraverso la musica dei tuoi<br />
album?<br />
«“E forse sono pazzo” rappresentava tutte le incertezze a cui<br />
andavo incontro abbandonando definitivamente un piano B<br />
e dedicandomi pienamente alla musica. Ero cosciente delle<br />
difficoltà, ma anche molto euforico, desideroso di raccontare<br />
e credo questo contrasto venga fuori nell’album. “A ritrovar<br />
bellezza” è un tributo ai grandi autori della musica italiana<br />
degli anni 60, a quella bellezza che avevo riscoperto e<br />
32<br />
#3D MAGAZINE