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CHIESA DEL GESÙ NUOVO<br />
Mi sembra di sentirli quei piccoli passi che scappano<br />
in corridoio. Il rumore della porta d’ingresso che<br />
si chiude a chiave, a più mandate. È notte. E la notte e<br />
il buio, qualche volta, fanno paura. Specie se si ha nove<br />
anni e si dorme in casa da soli. Siamo a Barra, provincia<br />
di Napoli, fine anni ‘70. Da queste notti e da queste<br />
paure comincia la storia di Massimiliano. Lui fa di<br />
cognome Campanile e oggi è uno stimatissimo hairstylist<br />
italiano, proprietario degli unici saloni in Campania a<br />
vantare il marchio Aldo Coppola. Ha portato la sua arte<br />
e la sua professionalità nelle più importanti città della<br />
moda e prestato il suo talento a centinaia di donne,<br />
attrici, imprenditrici, principesse. Prima di diventare<br />
l’uomo forte, determinato e vibrante di passione che è<br />
oggi, ha percorso una strada lunga, qualche volta con<br />
poca luce, una strada che gli ha insegnato che «dopo<br />
tanto dolore, arrivano sempre la gioia e la felicità.<br />
Arriva il momento in cui sarai premiato. Con i sacrifici e<br />
l’umiltà i momenti belli non possono non sorprenderti.<br />
La mia storia è un esempio per tutti quelli che a volte<br />
pensano di non farcela».<br />
Massimiliano perde la madre a nove anni e con un<br />
padre operaio, trascorre spesso la notte a casa da solo<br />
con la sorella Susanna. È in questi momenti che capisce<br />
che sta diventando adulto in fretta e che non vuole<br />
rappresentare un peso per nessuno. «La morte di mia<br />
madre mi ha insegnato che si deve rischiare. Il dolore<br />
può diventare anche la forza per inseguire il proprio<br />
destino e la propria vocazione».<br />
Come spesso si sente raccontare ai grandi artisti<br />
o maestri, anche nel caso di Massimiliano il suo<br />
talento e il suo mestiere, non nascono in un momento<br />
preciso, sono come un pezzo del suo corpo. «Ho<br />
cominciato tagliando i capelli alle bambole di mia<br />
sorella. L’ho sempre fatto. Pettinavo spesso anche<br />
mia cugina e fu proprio lei a suggerirmi di cominciare<br />
a frequentare una scuola di parrucchiere. Fu dura<br />
chiederlo a mio padre, ma alla fine accettò e mi diede<br />
questa opportunità. Cominciai alla scuola di Portici<br />
“Maristella”, il mio professore si chiamava Vincenzo<br />
Celentano. Papà veniva sempre a chiedere di me e tutti<br />
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#3D MAGAZINE