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#3DMAGAZINE_n17

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LOS ANGELES è enorme, a tratti dispersiva.<br />

È un agglomerato di tanti luccichii diversi<br />

nello spazio e nel tempo, molti dei quali<br />

vecchi, ma ancora scintillanti. Chi la<br />

conosce per davvero, chi vive qui o chi ci<br />

ha vissuto, difficilmente ne parla facendo<br />

riferimento al suo insieme. E così, i quartieri<br />

diventano città nella città. Ciascuno con<br />

la propria anima, ciascuno con la propria<br />

magia. Hollywood su tutti, specie agli<br />

occhi di un europeo o di chi è cresciuto<br />

tra poltrone e passione di vecchi cinema.<br />

Da ammirare dall’alto, dalle ringhiere<br />

dell’osservatorio Griffith, che ha davanti<br />

a sé la scritta più famosa del pianeta ed<br />

alle sue spalle un panorama che non sa<br />

finire. Da sbirciare e da desiderare nelle<br />

vetrine del lusso di Rodeo Drive o tra le<br />

aiuole impenetrabili delle ville di Beverly<br />

Hills e di Bel Air. Da conoscere lungo il<br />

pontile di Santa Monica, tra i jeans rotti di<br />

Melrose. Bisogna andare oltre l’ovvio, però.<br />

Bisogna avere il coraggio di osare qualche<br />

chilometro in più, di avventurarsi tra i<br />

graffiti e le palestre di Venice Beach. Tra<br />

un drink ghiacciato e un racconto di vento<br />

caldo e di notte fonda.<br />

Bello anche perdersi, almeno per una<br />

pausa, tra le seduzioni di un’Italia che<br />

non c’è più neanche da noi. Marino è<br />

un’istituzione in grado di regalare non<br />

soltanto l’eccellenza di una gastronomia<br />

al tempo stesso antica, moderna e di<br />

altissimo livello, ma è anche e soprattutto<br />

il ritrovo di tanti divi del cinema. Lo è da<br />

cinquant’anni, da quando Ciro (Mario<br />

per gli amici americani che proprio non<br />

riescono a pronunciarlo!) ha smesso i<br />

panni del cameriere per indossare quelli<br />

del napoletano che ce l’ha fatta. Ora lui<br />

non c’è più, così come non c’è più la sua<br />

amata Maria. Ma nessuno li ha dimenticati<br />

e i loro figli, Salvatore, Mario e Rosanna,<br />

continuano ad accogliere leggende che,<br />

puntualmente, si rivelano rilassate e alla<br />

mano. Merito della qualità, merito delle<br />

atmosfere, merito di questi ragazzi. Come in<br />

un vecchio film, in cui al centro della scena,<br />

però, ci siete voi. E si riparte.<br />

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