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#3DMAGAZINE_n17

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© Ph. Augusto Neri<br />

© Ph. Stefano Aloschi<br />

Goldoni ai giorni nostri<br />

il grande commediografo Carlo Goldoni<br />

e sul lavoro dell’attore<br />

sue ossessioni». Come si fa a<br />

riadattare e rendere attuale un testo<br />

di Goldoni? «La risposta si trova<br />

nel testo stesso, quando Orazio,<br />

rivolgendosi ai suoi attori, spiega<br />

loro che la bellezza e la grandezza<br />

del teatro sta nella sua universalità.<br />

Anche se metti in scena un testo del<br />

‘300 senza cambiare una virgola,<br />

è perfettamente presentabile al<br />

giorno d’oggi». Goldoni perché<br />

voglio parlare una lingua che non<br />

si parla più. «Questa è una delle<br />

prime battute dello spettacolo<br />

che Orazio pronuncia mentre fa<br />

una sfuriata al suo assistente che<br />

vorrebbe mettere in scena qualcosa<br />

di più contemporaneo. Invece, per<br />

Orazio, oggi si vive con la costante<br />

presenza di tormentoni della<br />

televisione, per cui ha bisogno di<br />

sentire le viscere del teatro. E come<br />

dice lui stesso: “Più mi guardo<br />

intorno, più vedo l’avanzare del<br />

nulla spacciato per arte. Scavare<br />

nel passato per trovare qualcosa<br />

di bello e di teatrale e stare meglio<br />

nel presente”». Nello spettacolo è<br />

presente un forte elemento metateatrale<br />

come nell’originale. «Si<br />

può parlare anche di auto teatro nel<br />

senso che il teatro parla di se stesso.<br />

Il pubblico interagisce con gli attori,<br />

in particolare quando Orazio e la<br />

moglie si siedono tra il pubblico<br />

per i provini». Cosa rappresenta<br />

Orazio? «Il teatro! Nel testo di<br />

Goldoni, è il teatro che sa arrivare,<br />

fatto di personaggi che svestono la<br />

maschera della commedia dell’arte<br />

e si mostrano per quello che sono. Il<br />

mio Orazio non guarda al futuro ma<br />

al passato, è un nostalgico del teatro<br />

classico con la convinzione che oggi<br />

il teatro sia vivo». #<br />

#3D MAGAZINE 43

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