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DI MARIA CONSIGLIA IZZO<br />
Se amate la buona cucina state leggendo l’articolo giusto!<br />
Stefano Cavada, giovane e bellissimo altoatesino e<br />
soprattutto seguitissimo food youtuber, food blogger e<br />
volto noto della TV (conduce su La7 il programma Selfie<br />
Food, ove insegna come realizzare le delizie ritratte nelle<br />
foto che tanto condividiamo sui social), si racconta ad #3D<br />
con la sincerità e la naturalezza che lo contraddistinguono<br />
e che lo hanno portato a dichiarare apertamente sul suo<br />
canale Youtube la sua omosessualità che – come lui stesso<br />
dichiara – facendo parte della sfera privata è naturale che<br />
possa non essere comunicata.<br />
Quando e come nasce la tua passione per la cucina?<br />
«È venuta fuori quando ero piccolino: a 7 anni ho iniziato<br />
a cucinare con la mia mamma e il mio papà, che sono<br />
sempre stati degli ottimi insegnanti, nonché dei bravissimi<br />
cuochi. Negli anni, grazie ai programmi tv e ai libri<br />
di cucina, mi sono avvicinato sempre di più al mondo<br />
del food sperimentando nuove ricette. Finita le scuola<br />
superiore ho deciso di approfondire professionalmente<br />
il campo della gastronomia. Così ho frequentato per ben<br />
due volte il corso di cucina professionale presso la scuola<br />
Ritz di Merano ove ho appreso tecniche di preparazione<br />
e conservazione del cibo che prima non conoscevo. Nel<br />
2012 mi sono trasferito a Londra, dove la mia cucina è<br />
stata contaminata da nuovi profumi e nuove ricette grazie<br />
al carattere multiculturale di questa città».<br />
Cosa provi quando cucini?<br />
«Quando cucino mi rilasso e provo grande felicità. Non<br />
appena sono ai fornelli si attiva immediatamente la<br />
mia creatività, che mi porta a immaginare nuovi piatti.<br />
Ovviamente le emozioni e gli spunti creativi aumentano se<br />
cucino per amici o persone care».<br />
C'è qualcuno e/o qualcosa nel panorama del food italiano<br />
ed estero che segui con particolare interesse?<br />
«Seguo molto Jamie Oliver dal quale traggo ispirazione<br />
soprattutto per le modalità di comunicazione delle sue<br />
ricette. Per quanto possa essere criticato su come ha<br />
cucinato e reinventato alcuni piatti della tradizione italiana,<br />
io invece ritengo che sia un passo avanti su tutto. Non pone<br />
limiti alla creatività e crea piatti contemporanei strizzando<br />
l’occhio alla tradizione. Decisamente “my cup of tea”!».<br />
Di quali obiettivi che hai già conseguito vai fiero?<br />
«Sono molto felice dello stile fotografico che ho acquisito<br />
nell’ultimo periodo. L’esperienza e l’aver scattato<br />
#3D MAGAZINE<br />
71<br />
Non appena sono ai fornelli si attiva immediatamente<br />
la mia creatività, che mi porta a immaginare nuovi piatti<br />
© Ph. Piero Cruciatti - Lapresse