La Rivista
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012
This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
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assume spesso senso rotatorio e così tutto il libro deve
essere ruotato seguendo apposite istruzioni e frecce
direzionali poste a corredo. La carta cambia continuamente
di spessore ed anche di colore: grezza, poti nata,
fine, grossa, trasparente; di colore bianco, giallo, verde,
azzurro. Inoltre, a causa della sua originale quanto ingombrante
legatura, il libro diviene quasi incollocabile
in libreria fianco a fianco con quelli “normali”, con il
rischio di graffiarli od ammaccarli con i bulloni.
Insomma libro ed allo stesso tempo oggetto, primo
di una lunga serie cui si dedicarono poi molti artisti
non solo futuristi. Ma, dal punto di vista del prodotto,
dove finisca il libro e dove inizi l’oggetto è francamente
difficile dirlo.
Nel 1933 Depero si impegna a fondo nel suo nuovo
progetto, la rivista Dinamo Futurista. Ne usciranno
solo 5 numeri, di cui uno triplo dedicato a Boccioni,
ma l’operazione di Depero sarà comunque di grande
supporto all’attività dei gruppi futuristi del Veneto a
cui dà grande spazio. Il formato è l’infolio grande (sul
tipo dell’odierno tabloid), la grafica e l’impaginazione
sono, come sempre, vivaci sebbene meno sperimentali
delle opere precedenti. L’anno seguente, nel
1934, Depero concluderà il ciclo più felice delle sue
proposte editoriali con le Liriche radiofoniche, che esce
a Milano presso Morreale. Questo ennesimo libro di
Depero vede, ovviamente, il suo precedente teorico
nel manifesto di Marinetti.
Baratti, De Grassi, Scudiero. Parole in libertà : libri e riviste
del futurismo nelle Tre Venezie. 44-47
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