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La Rivista

A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.

A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012

This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.

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Guerra e dopoguerra

Marinetti, Carrà,

Boccioni, Mazza,

Piatti, Russolo,

Sintesi futurista della

guerra, pag. 36

L’elogio della guerra come farmaco sociale, comune

a tanti intellettuali del momento, trova nell’opera

marinettiana la sua realizzazione più vistosa, il paroliberismo

stesso è nato come mimesi dei rumori e della

scenografia della guerra. L’idea del conflitto non solo

appare al nostro come “igienica”, ma corrisponde quasi

alla legge dell’evoluzione. Al contrario, il pacifismo

risulta come stasi, sintomo di morte. Questi due opposti

fantasmi hanno un ruolo importantissimo nel sistema

mitologico marinettiano.

Verso l’inizio del 1915, inoltre, viene lanciato il teatro

sintetico che assume una funzione centrale nella

battaglia politica a favore della guerra. Politica e spettacolo

si compenetrano.

Già nel settembre del 1914 avvengono manifestazioni

interventiste a Milano, organizzate da Marinetti,

Boccioni, Mazza, Piatti, Russolo, che vengono arrestati.

Il 20 settembre i cinque futuristi, simbolicamente

“dal cellulare di Milano”, lanciano il volantino-affiche

Sintesi futurista della guerra, in cui è raffigurato un grande

cuneo al cui interno vengono collocati i nomi delle

nazioni avverse alla “passatismo” di Austria e Germania,

ovviamente al vertice di questo fronte di sfondamento

c’è il futurismo. L’immagine è simile al Cuneo

che nel 1919 El Lissitskij concepisce nel voler rappresentare

la armata dei rossi che «colpisce l’esercito

bianco». L’idea del Cuneo come simbolo di battaglia

è già apparsa nella firma di Marinetti, vera poesia visiva,

in cui la scritta «FuTurisMarinetti» (si noti che le

iniziali del poeta sono in maiuscolo) compone con le

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