La Rivista
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012
This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
30
nere “manifesto”. Al di là della componente oratoria
e più precisamente declamatoria, la teatralità emerge
nella stessa gestualità spesso connaturata al lancio del
manifesto/volantino. Si pensi in tal senso ai diversi
proclami scritti contro le città passatiste e in particolar
modo Contro Venezia passatista.
[...] L’esperienza teatrale per i futuristi, e per Marinetti
in particolar modo, non è riconducibile in senso
stretto alla produzione specificamente destinata al teatro.
Essa è una vocazione che si declina perfettamente
con il voler essere precursori della comunicazione
mediatica.
[...] Una vicenda che attesta l’andamento dell’officina
marinettiana e quella relativa alla stesura del manifesto
Le analogie plastiche del dinamismo su cui lavora
Severini dalla fine del 1913, testo che infine non fu
mai pubblicato. La scrittura fu con grande probabilità
più laboriosa perché coincidente con un momento
prolifico nella produzione di testi teorici. L’aspetto
interessante di questa mancata pubblicazione è lo
scambio epistolare tra Marinetti e Severini che rivela
come il caposcuola del futurismo si sentisse chiamato
in prima persona a controllare forma, contenuti e
tempi di uscita dei proclami. Appare evidente come
ognuno di essi fosse un caposaldo di un’imponente
architettura, che insieme andava a comporre una vera
e propria “rete” teorica di riferimento. Indispensabile,
quindi, era assicurare un’assoluta coerenza ed evitare
inutili sovrapposizioni, poiché l’uscita di un proclama
doveva essere in corrispondenza sinergica con la sfera
di riferimento di pensiero che il futurismo stava nel
tempo elaborando.
Bonito Oliva. Futurismo Manifesto 100x100.