La Rivista
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012
This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
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mediatico. Tale recupero storico va valutato non soltanto
in relazione alla sperimentazione creativa che i
futuristi fanno con i nuovi media, quanta nell’approccio
comunicativo di tipo esplosivo che predispone a
un’esuberanza dell’esperienza comunicativa. Questa
per Marinetti passa per la poesia visiva, il teatro, il cinematografo,
la “radia”, la pubblicità ma prima ancora
per “l’arte di fare manifesti” .
Già l’impronta cosmopolita della rivista Poesia in
cui Marinetti si sperimenta dal 1905 fino al lancio del
futurismo, aveva rivelato la felice intuizione in merito
al funzionamento delle strategie comunicative, con
l’avvio di uno stile promozionale inusuale ed efficace
imperniato su concorsi e inchieste che fungevano da
richiamo per il pubblico.
Ma è al manifesto come genere che Marinetti consegna
il compito di essere fondamento e forza di sfondamento
della vecchia guardia, “spina dorsale” della
sua avanguardia.
Questa nuovo strumento, insieme letterario e mezzo
mediatico, assume un ruolo militante per la riformulazione
di pensiero e lessico nuovi, applicabili alle
molteplici sfere dell’immaginazione creativa.
[...] Pur avvalendosi di un genere già apparso tra la
fine del XIX e l’inizio del XX secolo (il Manifesto del
simbolismo di Jean Moreas e del 1886, quello del naturismo
di Saint-Georges de Bouhelier del 1897, l’unanimismo
di Jules Romains del 1905), il proclama di Marinetti
si presenta subito come testo dotato di grande
originalità nell’impostazione poetica e funzionale alla
strategia della comunicazione mediatica, capace di
adattarsi ai più disparati supporti cartacei, dalla rivista
al volantino, dal catalogo di mostre alla pubblicazione
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