La Rivista
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012
This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
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che a Roma raduna un grandissimo numero di espositori.
È evidente dai nomi il grande ricambio generazionale.
«Sant’Elia»
Dal luglio all’ottobre del 1933 l’ultima pagina di
Futurismo reca la testata di Sant’Elia, che diventa il
titolo della nuova pubblicazione di Somenzi in autunno.
Il periodico vuol essere l’«organo del nuovo movimento
italiano Sant’Elia». Futurismo diventa la testata
dell’ultima pagina. Alla direzione troviamo anche
Mazzoni, dal primo numero del 1934. Nell’editoriale
d’apertura Somenzi sostiene che il giornale intende
non solo contrastare le «molte influenze nordiche,
moderne o pseudomoderne, che tentano pregiudicare
lo sviluppo naturalmente antinordico della nascente
architettura fascista», ma anche «coordinare le nascenti
volontà fasciste contro l’invadenza di “stili” che
non corrispondono alle esigenze liriche imposte dal
clima dal temperamento della tradizionale gloria artistica
della nostra razza». Si parla inoltre di «architettura
mussoliniana» e non più di «architettura futurista»:
la via dell’autarchia culturale è ampiamente praticata,
contro le tentazioni razionaliste dei torinesi.
Il giornale dà risalto ad alcuni temi: l’analisi del
moderno come prodotto del genio di Sant’Elia, la critica
del razionalismo come neoaccademia, la presentazione
di materiali italiani per l’edilizia, e perfino l’architettura
aerea (vedi il Manifesto dell’architettura aerea
di Marinetti, Somenzi e Mazzoni - 10 febbraio 1934,
nella pagina di Aerovita) in cui viene immaginata una
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