La Rivista
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012
This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
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aspetti unica nel panorama dell’avanguardia italiana.
Baratti, De Grassi, Scudiero. Parole in libertà : libri e riviste
del futurismo nelle Tre Venezie. 28-36
Anni Trenta
Nelle arti del decennio il futurismo va sfumando
quel toni trasgressivi che tanto scandalo hanno in passato
suscitato; con l’aeropittura si recupera appunto
un certo figurativismo e, sempre in fase di normalizzazione,
si arriva a concepire perfino un arte sacra, in
poesia tornano senso e sintassi, mentre l’ architettura
diventa «arte trainante» sulle maggiori testate. Gli
interessi architettonici, in grande espansione, sono il
riflesso d‘un atteggiamento nuovo di fronte alle cose:
non più la forza dell’utopia che distrugge il passato,
disprezza il presente ed ha lo sguardo rivolto al futuro,
bensì l’immersione nell’oggi, l’attuazione della
progettualità futurista.
Alla fase della scandalo subentrano la conquista
del museo, la progettazione della Città nuova, non più
futuribile, ma da realizzare. Questo «presentismo» si
riscontra pure nei manifesti che non hanna più implicazioni
palingenetiche ma si riferiscono piuttosto a
settori particolari, investendo spesso la vita quotidiana,
le arti applicate (dalla cucina alla plastica murale,
dalla cravatta al cappello, dalla fotografia alla radio,
dalla pubblicità al cinema, alla ceramica. Tutto diviene
«aereo» in virtù del mito aviatorio, che peraltro cela
un’aspirazione alla «leggerezza», ma anche alla fuga
verso chissà quali cosmici approdi: aeropoesia, aero-
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