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La Rivista

A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.

A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012

This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.

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bre 1915 al N.8 del 4 marzo 1916 due “pagine futuriste”

curate da Cangiullo, che rappresentano colonne

di diverse giustezze tipografiche (mentre le altre pagine

del giornale conservano un impianto di cinque

colonne uguali), la cui disposizione muta da un numero

all’altro. Nei numeri del 1916 compaiono anche

composizioni paroliere che occupano un’intera pagina

oppure una metà o un quarto. In Lacerba invece solo

Messina di Guglielmo Jannelli ( n. 4, 15 febbraio 1914)

e Cd’hArcOUrtFÉ di Carlo Carrà (n. 13, 1 luglio 1914)

debordano con il testo su due colonne, interrompendo

la linea verticale che le separa, e poche sono le parole

in libertà stampate a piena pagina.

Le soluzioni grafiche che meritano di essere segnalate

nel periodico fiorentino, e in particolare nella

seconda annata (1914), figurano la dilatazione delle

dimensioni della testata, la cui altezza supera la metà

del foglio dandosi come richiamo pubblicitario di efficace

effetto, e la forte evidenza conferita ai titoli realizzati

perlopiù con caratteri del tipo lineare, talvolta

di grande corpo.

Maggiore di formato rispetto a Lacerba, L’Italia Futurista

pure pubblicata a Firenze dal giugno 1916 al

febbraio 1918 presenta, come Vela Latina, una veste

tipografica del tutto assimilata a quella del quotidiano.

La presenza di composizioni parolibere risulta

più accentuata che nei giornali futuristi che l’hanno

preceduta. Le parole in libertà, tra le quali prevalgono

quelle che - secondo una distinzione formulata da

Marinetti - manifestano «una sensibilità più pittorica

che musicale rumorista», finiscono con lo svolgere

una funzione di surrogato dell’illustrazione, che pure

è presente come riproduzioni di disegni di Boccioni,

G. Jannelli,

Messina,

in “Lacerba”

pag. 152

C. Carrà,

Cd’hArcOUrtFÉ,

in “Lacerba”,

pag. 158

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