La Rivista
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012
This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
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«città unica a linee continue da ammirare in volo»,
con «edifici in forma di sfera, cono, piramide, prisma».
Somenzi, Spiridigliozzi e Prampolini realizzeranno
sul tema dei progetti. La ricerca d’uno stile fascista
eclettico, non rigorosamente d’avanguardia, ed anche
la presenza moderata del Mazzoni finiscono per creare
dello scontento nelle schiere marinettiane. Nel corso
del 1934 i torinesi non appaiono più sul giornale,
che nell’ottobre di quest’anno abbandona il nome di
Sant’Elia per nascere come Artecrazia (il titolo era già
apparso come nome di un supplemento di Futurismo).
Appare chiaro che Somenzi intende presentarsi come
l’esponente d’avanguardia più vicino al regime, in
qualche modo più adatto di Marinetti stesso a guidare
un movimento per l’architettura moderna.
«Stile futurista»
Nel 1934 riprende La città nuova di Fillia, che porta
avanti il colloquio coi razionalisti e dà spazio all’architettura
degli interni.
[…] Nel 1935 fonda Stile Futurista, che dirige con
Prampolini, dove affronta il rapporto pittura-architettura.
Qui esce l’articolo-manifesto Plastica murale, di
Fillia, che prelude al recupero del “soggetto”, ispirato
alla realtà dell’epoca. Proprio a Genova, sempre nel
1934 si tiene la prima mostra di plastica murale (con
catalogo pubblicato da Stile futurista).
[…] Tra il 1934 e il 1935 Stile futurista affronta il
tema singolare del naturismo, che comporta la ricerca
d’una nuova architettura nell’ambito dell’equilibrio
tra spazio edificato e spazio verde.
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