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La Rivista

A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.

A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012

This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.

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E. Prampolini,

copertine

di “Noi”,

pag. 201

rivista L’Aurora (1923-24), pubblicata a Gorizia e diretta

da Sofronio Pocarini, che all’accurata scelta di carte

di diverso colore e composizione abbinava la ricca

presenza di linoleumgrafie e xilografie di Giorgio Carmelich.

Non va tuttavia dimenticato, come altro precedente

della rivista goriziana, che lo stesso Carmelich,

prima di collaborarvi, aveva dato vita assieme a

Emilio Mario Dolfi a un’iniziativa editoriale, la Bottega

di Epeo, all’insegna del puro artigianato, per produrre

libri e riviste con tiratura dattiloscritta di otto o dieci

esemplari e illustrazioni disegnate a mano.

Quando, dopo un’interruzione di tre anni, riprende

le pubblicazioni nel 1923, Noi presenta una grafica

radicalmente rinnovata, che, come ha fatto notare

Crispolti, registra il mutato clima di poetica ormai

aperto agli apporti del purismo de L’Esprit Nouveau

e dell’estetica meccanica. Accantonato il carattere artigianale

della prima serie, nell’illustrazione adottata

la riproduzione fotomeccanica mentre la grafica della

copertina (uguale per tutti numeri, anche se stampata

con colori diversi su carte di differente colore) è risolta

mediante una composizione tipografica nella quale

sono inseriti caratteri appositamente disegnati del titolo,

è ancora lasciano trasparire in filigrana un forte

accento di gusto Déco. Nonostante questa permanenza

la seconda serie di Noi inaugura una fase nuova

nella grafica delle riviste futuriste, aperta a sviluppi

destinati a incontrarsi con le tendenze razionaliste.

Chiari segni di tale rinnovamento sono già avvertibili

nel 1925 nella rivista triestina 25, diretta da Carmelich

e presentata come «sintesi pubblicitaria dell’arte contemporanea».

Fanelli. Il futurismo e la grafica. 23-27

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