La Rivista
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012
This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
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F. T. Marinetti,
Tuons le clair
de lune!,
in “Poesia”,
pag. 143
per progetti sempre più vasti.
La bella e raffinata rivista, che ha contribuito a diffondere
il simbolismo in Italia, elegantemente impaginata
nel più schietto gusto liberty (Alberto Martini
ha disegnato l’immagine allegorica in copertina, che
cambia colore ad agni numero, nata con il motto «ma
qui la morta poesia risurga», s’affretta ora a concludere
il suo ciclo. Marinetti, come vedremo, brucia sempre
le tappe, guarda al domani ed esaurisce presto le
proprie iniziative per gettarsi in nuove imprese. Sul
primo numero del 1909 appare il manifesto del futurismo.
Il testo avrà una diffusione enorme in Italia e
all’ estero, essendo subito registrato in tutto il mondo.
[...] Le scelte non solo letterarie ma anche politiche
di Marinetti si rivelano ben presto in occasione delle
elezioni generali del 1909, quando Poesia riporta con
un certo contrasto rispetto a fregi e ricercatezze tipografiche
un immediato Manifesto politico futurista (che
viene affisso anche sui muri): espansione nazionale,
lotta a quei candidati che «patteggiano coi vecchi e
coi preti» sono le coordinate che sia pure in embrione
esplicitano la natura anarco-nazionalista del capo del
nuovo movimento.
Ormai per la Poesia seducente e preziosa non c’è
più posto, Marinetti è convinto che la lotta contro il
vecchio non possa limitarsi ad una battaglia letteraria,
e nell’ alzare il tiro egli sente la necessità di armi più
incisive, certamente meno estetizzanti.
Quando appare il manifesto Tuons le clair de lune! la
rivista è al suo ultimo numero. Marinetti taglia i ponti
col passato, distrugge ciò che ha creato, indirizza i suoi
strali contro quel simbolismo che fino a poco prima
ha avuto il merito di diffondere. Come Edipo, egli
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