La Rivista
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente Publishing lab 1 · Iuav University of Venice Tutor: Leonardo Sonnoli Year: 2012 This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater. The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
A project by Rita Petrilli and Graziana Saccente
Publishing lab 1 · Iuav University of Venice
Tutor: Leonardo Sonnoli
Year: 2012
This anthology is a collection of materials, texts and images on Futurism, the only avant-garde movement in Italy. The Futurists took care of all forms of expression: painting, sculpture, literature, music, architecture, theater.
The anthology, however, focuses on the typographic revolution carried out by the movement, and then on editorial production, particularly magazines and posters.
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aggiunge delle riflessioni dirette ad arricchire quanto
lui stesso aveva già sostenuto nel suo manifesto L’arte
dei Rumori del 1913. Ancora dall’articolo del 1916:
[...] Ma è del rumore come elemento stesso del linguaggio, che io
voglio parlare, elemento che fino ad ora non è stato considerato
con l’importanza che ha. Le vocali rappresentano, nel linguaggio,
il suono, mentre le consonanti rappresentano indubbiamente il rumore.
[...] La consonante cioè va pronunciata, e non solo chiamata
col suo nome. Sono irrinunciabili benissimo le seguenti consonanti:
R,S,F,Z,V, e C; molto Meno Le B, D, G, M, N, P, Q, T, ecc.
L. Russolo,
L’ Arte dei Rumori
in “Dinamo”,
pag. 225
La volontà di indagare i meccanismi per la “resa sonora”
degli elementi del linguaggio svelerà in effetti
il suo aspetto tecnico-lirico in molteplici composizioni
parolibere nel primo decennio di vita dell’avanguardia
futurista. Nel suo insieme, La battaglia per il rinnovo
in letteratura mirava ribaltare non solo le competenze
formali degli scrittori, ma anche le tecniche di produzione
materiale dei contenuti e delle espressioni artistiche
idonei a veicolarli.
[...] In conclusione, dunque, per la storia letteraria
tracciata e desiderata da Marinetti, da un lato l’accostamento
del lirismo alla macchina tipografica si sarebbe
presentato come un’istanza di “innovazione funzionale”
all’ispirazione lirica futurista; dall’altro, le scelte
tecnico-letteraria degli scrittori paroliberi avrebbero
portato a sconvolgere definitivamente i modi di rappresentare
e concepire la scrittura stessa.
Bove. Scrivere futurista. 33-44
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