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Rapporti ISTISAN 12/47<br />
Comunicazione<br />
Durante le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>formazioni tempestive e precise dovrebbero essere fornite alle autorità<br />
<strong>di</strong> sanità pubblica (se non conduce le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i), ai proprietari e gestori degli e<strong>di</strong>fici e, se<br />
appropriato, al pubblico.<br />
In caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>certezza, ad esempio, nella identificazione delle sorgenti, questa dovrebbe essere<br />
comunicata. Alla f<strong>in</strong>e degli episo<strong>di</strong> epidemici dovrebbero essere preparate relazioni f<strong>in</strong>ali,<br />
contenenti la descrizione degli eventi, gli <strong>in</strong>terventi effettuati, le lezioni apprese e le<br />
raccomandazioni per prevenire <strong>il</strong> verificarsi <strong>di</strong> ulteriori focolai. Tali relazioni dovrebbero essere<br />
messe a <strong>di</strong>sposizione delle agenzie <strong>di</strong> riferimento, delle autorità e dei proprietari e gestori degli<br />
e<strong>di</strong>fici, co<strong>in</strong>volti nella gestione dei sistemi idrici.<br />
5.2.6. Insegnamenti derivati dalla sorveglianza e dalle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i sulle<br />
epidemie<br />
I risultati delle attività <strong>di</strong> sorveglianza delle malattie e le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i sui focolai epidemici<br />
devono essere ut<strong>il</strong>izzati per def<strong>in</strong>ire le procedure e le misure da applicare per ridurre le malattie<br />
<strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e idrica. La riduzione delle epidemie <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e idrica osservata negli Stati Uniti<br />
d’America a partire dal 1980 è stata attribuita ad una normativa più rigorosa (NRC, 2006).<br />
Eventi come l’epidemia <strong>di</strong> criptospori<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> M<strong>il</strong>waukee nel 1993 (MacKenzie et al., 1994)<br />
hanno contribuito allo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> tali normative. Allo stesso tempo, la percentuale <strong>di</strong> epidemie<br />
e malattie connesse con gli e<strong>di</strong>fici è aumentata (Blackburn et al, 2004; Yoder et al, 2004,<br />
2008ab; Djiuban et al, 2006; Liang et al, 2006). Gli impianti idrici degli e<strong>di</strong>fici, <strong>in</strong> genere, non<br />
sono <strong>in</strong>clusi nell’ambito <strong>di</strong> applicazione delle normative nazionali sulle acque potab<strong>il</strong>i.<br />
Tuttavia, le lezioni apprese dalla sorveglianza delle malattie e le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i sui focolai sono<br />
state ut<strong>il</strong>izzate per ridurre i rischi legati agli impianti idrici. L’esempio più evidente <strong>di</strong> ciò è lo<br />
sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> l<strong>in</strong>ee guida e regolamenti per <strong>il</strong> controllo <strong>della</strong> legionellosi (ve<strong>di</strong> Legionella e la<br />
prevenzione <strong>della</strong> legionellosi, WHO, 2007). Altri esempi <strong>in</strong>cludono la maggiore attenzione alle<br />
connessioni crociate, la prevenzione del reflusso delle acque (US EPA, 2002; NRC, 2004) e lo<br />
sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> l<strong>in</strong>ee guida per la prevenzione delle malattie <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e idrica nelle strutture sanitarie<br />
(WHO, 2002; Sehulster et al, 2004).<br />
A livello nazionale, regionale e locale, è importante trarre <strong>in</strong>segnamento dalle procedure<br />
applicate per controllare le malattie <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e idrica. Documenti e reti <strong>di</strong> notifica e<br />
comunicazione dovrebbero supportare la catalogazione degli <strong>in</strong>cidenti e la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong><br />
esperienze nell’identificare gli errori nell’attuazione delle risposte. Se ritenuto appropriato,<br />
queste possono essere tradotte <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ee guida e regolamenti per m<strong>in</strong>imizzare i rischi <strong>di</strong> malattia.<br />
5.3. Normative quadro e regolamenti<br />
I governi nazionali, <strong>in</strong>sieme alle autorità regionali e locali, hanno generalmente la<br />
responsab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> garantire che i consumatori siano dotati <strong>di</strong> acqua sicura e <strong>in</strong> quantità<br />
sufficiente. In genere, questa responsab<strong>il</strong>ità è del m<strong>in</strong>istero <strong>della</strong> salute, anche se a volte altre<br />
agenzie, come quelle responsab<strong>il</strong>i <strong>della</strong> tutela dell’ambiente, possono giocare un ruolo<br />
importante. Le azioni e le responsab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> tali autorità e delle agenzie devono essere supportate<br />
da strumenti legislativi e normativi. Tuttavia, la <strong>di</strong>versità dei sistemi costituzionali e giuri<strong>di</strong>ci<br />
rende impossib<strong>il</strong>e def<strong>in</strong>ire una unica modalità con<strong>di</strong>visa per lo sv<strong>il</strong>uppo e l’attuazione delle<br />
leggi. Nonostante ciò, esistono un certo numero <strong>di</strong> pr<strong>in</strong>cipi comuni che devono essere applicati.