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PIT Pescara - Regione Abruzzo

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Fra i dati di carico si può considerare, infine, l’apporto economico delle attività<br />

turistiche, misurabile attraverso una stima del contributo al valore aggiunto. L’approccio<br />

metodologico segue l’idea dell’indotto economico generato dal flusso di spesa dei turisti<br />

sul territorio. Per la valutazione quantitativa si segue la metodologia adottata dal Cresa 25 .<br />

Tab. 34 Valore aggiunto turistico nei SLL della provincia di <strong>Pescara</strong> (dati in euro)<br />

SLL/<strong>Regione</strong> Valore aggiunto turistico (2001) Valore aggiunto turistico /<br />

valore aggiunto totale (%)<br />

Penne 9.585.000 2,3<br />

<strong>Pescara</strong> 192.232.000 4,6<br />

Popoli 9.369.000 3,1<br />

<strong>Abruzzo</strong> 1.252.000.000 6,1<br />

Fonte: Cresa.<br />

I dati riportati in tab. 34, con riferimento alla media regionale (6,1%), mostrano per<br />

la provincia di <strong>Pescara</strong> un minore grado di turisticità: in tutti i tre i SLL l’apporto del turismo<br />

sul valore aggiunto economico risulta inferiore al dato abruzzese. Il SLL di <strong>Pescara</strong> è<br />

quello relativamente più solido, con un contributo del turismo all’economia totale pari al<br />

4,6%, mentre i SLL di Popoli (3,1%) e Penne (2,3%), registrano valori decisamente<br />

insufficienti.<br />

A scala regionale, per confronto, possono essere definiti prettamente turistici, in<br />

base al peso del turismo sul valore aggiunto, i SLL di Castel di Sangro (46%) e Celano<br />

(27%), palesemente legati al turismo sciistico degli Altipiani Maggiori il primo, di Ovindoli-<br />

Magnola e delle Rocche il secondo; mentre il turismo balneare mostra il risultato migliore<br />

nel SLL di Giulianova (15,5%).<br />

Tali dati confermano, per la provincia di <strong>Pescara</strong>, le valutazioni già espresse sulla<br />

base di altri parametri: da un lato, la scarsa attrattività turistica delle aree montane e<br />

pedemontane; dall’altro, la difficoltà dell’area metropolitana a raggiungere adeguati livelli<br />

dimensionali, pur in presenza di un sistema articolato e complesso e con forte vocazione<br />

25<br />

Cresa, Il turismo in <strong>Abruzzo</strong>, L’Aquila, 2004. Il percorso è il seguente: si parte dalla composizione delle<br />

presenze turistiche, secondo le tipologie strutturali di offerta, si calcola poi il volume di spesa turistica, si<br />

trasforma la spesa in termini di valore aggiunto e, utilizzando un parametro medio uniforme per tutto il<br />

territorio, si arriva alla stima provinciale e sub-provinciale. I risultati sono ripartiti per Sistema Locale del<br />

Lavoro, con riferimento al 2001 (v. par. 2.3.5); le circoscrizioni territoriali dei SLL sono tuttavia quelle relative<br />

al 1991. L’analisi esclude pertanto alcuni SLL (ad esempio Pineto) per la non corrispondenza con la base<br />

amministrativa territoriale utilizzata; così come, il SLL di <strong>Pescara</strong> contiene soltanto i comuni della provincia,<br />

in quanto al 1991 veniva ancora individuato come autonomo il SLL di Chieti.<br />

Si veda anche: Manente M., Il turismo nell’economia italiana, XI Rapporto sul turismo italiano.<br />

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