PIT Pescara - Regione Abruzzo

Nella programmazione del settore turistico assume fondamentale rilevanza l’analisi
geografica delle provenienze. La tab. 30 mostra in dettaglio il quadro relativo alla provincia
di Pescara, evidenziando in primo luogo come il mercato sia per la massima parte
nazionale (87% degli arrivi e 85% delle presenze nel 2006), carattere peraltro comune
all’intera regione abruzzese e legato, come detto, all’originaria fruizione balneare e
montana da parte di un’utenza proveniente dalle vicine aree metropolitane di Roma,
Napoli e Bari, senza considerare i flussi in transito, da sempre consistenti per la posizione
– in particolare di Pescara – mediana, fra Centro-Nord e Mezzogiorno, e “di cerniera”, fra
versante adriatico e tirrenico.
La tendenza di breve periodo osservabile ancora in tab. 30 mostra persino
un’accentuazione dell’incidenza del turismo italiano, cresciuto del 10,1% in termini di arrivi
e del 7,3% in termini di presenze fra il 2003 e il 2006, contro valori rispettivi dell’8,6% e del
5,2% della componente estera.
Il recente allargamento dell’Unione Europea, la crescente apertura del mercato
balcanico e mediterraneo, nonché lo sviluppo del trasporto aereo (specie low cost), hanno
senz’altro contribuito a diversificare progressivamente il mercato estero. I flussi, tuttavia,
restano di intensità assai debole, fino a doversi definire polverizzati: nel 2006 i due più
consistenti, da Germania e Regno Unito, rappresentavano singolarmente l’1,5-1,7% degli
arrivi e quote persino lievemente inferiori delle presenze. Il primo, che si riferisce
soprattutto al segmento balneare, veniva largamente intercettato, in passato, dalla riviera
romagnola e subisce, oggi, la concorrenza dei Paesi emergenti sull’opposta sponda
adriatica e in generale nel Mediterraneo. Il secondo, che si riferisce soprattutto al
segmento culturale, dopo un’impennata legata ai nuovi collegamenti aerei dello scalo
pescarese, sembra entrato in fase di stagnazione.
Fra le provenienze estere sembrano emergere, nell’ambito europeo, nuovi mercati
in rapida crescita, sia pure su numeri assoluti ancora non rilevanti: Paesi scandinavi (con
in testa la Svezia) e dell’Est (Polonia, Slovenia, Repubbliche baltiche), Russia.
Per quanto riguarda le provenienze da altri Paesi europei e da continenti extra-
europei, va ricordata la caratteristica dell’Abruzzo come regione di emigrazione, che ha
alimentato il tradizionale turismo “di ritorno”, pur in fase di ricambio generazionale, come
dimostra ad esempio, nel caso del Canada, la stagnazione del numero di presenze.
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