PIT Pescara - Regione Abruzzo
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Anni<br />
Tab. 29 Presenze turistiche totali nelle province e nella regione <strong>Abruzzo</strong> (1998-2006)<br />
<strong>Pescara</strong> Chieti Teramo L'Aquila <strong>Abruzzo</strong><br />
alberghi altri alberghi altri alberghi altri alberghi altri alberghi altri<br />
1998 911.583 13.093 554.973 248.534 1.584.318 1.560.016 1.092.555 81.228 4.143.429 1.902.871<br />
1999 891.023 12.741 617.666 256.946 1.613.134 1.281.554 1.127.275 75.890 4.249.098 1.627.131<br />
2000 903.117 10.806 638.770 265.865 1.742.783 1.387.837 1.225.475 104.794 4.510.145 1.769.302<br />
2001 979.768 11.884 755.451 318.816 1.843.095 1.541.307 1.115.352 100.596 4.693.666 1.972.603<br />
2002 999.656 12.421 765.342 339.918 1.863.320 1.590.221 1.173.145 111.992 4.801.463 2.054.552<br />
2003 1.041.00.9 12.639 743.040 337.008 1.939.833 1.549.068 1.384.397 108.161 5.108.279 2.006.876<br />
2004 1.011.610 24.113 741.840 347.863 1.881.446 1.519.826 1.283.945 122.573 4.918.841 2.014.375<br />
2005 1.004.705 21.754 798.891 377.464 1.818.784 1.449.732 1.337.618 142.262 4.959.998 1.991.212<br />
2006 1.105.137 22.122 835.546 432.299 1.966.800 1.591.042 1.354.739 141.894 5.262.222 2.187.357<br />
Fonte: Istat/<strong>Regione</strong> <strong>Abruzzo</strong>.<br />
Se ne ricavano, nel complesso, tre ordini di considerazioni:<br />
- la crisi dei comparti classici nel modello turistico italiano, che non a caso necessita di<br />
una forte innovazione e riconversione (v. par. 3.3);<br />
- una ancora maggiore obsolescenza del modello turistico abruzzese, dovuta alla<br />
sottoutilizzazione ben più netta – rispetto ad altre regioni italiane – del patrimonio<br />
naturalistico e culturale;<br />
- il sottodimensionamento, in questo contesto, del sistema turistico della provincia di<br />
<strong>Pescara</strong>, sotto il profilo sia strutturale che infrastrutturale.<br />
Anche gli andamenti di lungo periodo degli arrivi e presenze alberghieri (figg. 16 e<br />
17 ), dove i primi fanno registrare una crescita progressivamente più accentuata rispetto<br />
alle seconde, sostengono l’esigenza di puntare alla diversificazione e integrazione delle<br />
diverse forme di turismo sul territorio, adeguandole alle vocazioni espresse dai diversi sub-<br />
sistemi locali, in ambito sia regionale che provinciale.<br />
Né deve ingannare l’andamento deludente sia degli arrivi che delle presenze nelle<br />
strutture extra-alberghiere (figg. 18 e 19), misurato necessariamente sul breve periodo per<br />
la mancanza di dati storici omogenei. L’osservazione dei grafici sembrerebbe infatti<br />
smentire la maggiore durata dei soggiorni e, nel complesso, l’emergere del comparto. In<br />
realtà, per tutte le province abruzzesi e in particolare per quella di <strong>Pescara</strong>, si potrebbe<br />
parlare, finora, del tipico “circuito vizioso”, per cui la scarsità e/o inadeguatezza dell’offerta<br />
deprime la domanda, la cui debolezza – a sua volta – non incentiva la crescita quantitativa<br />
e il miglioramento qualitativo dell’offerta.<br />
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