PIT Pescara - Regione Abruzzo

Anni
3.2.2 Analisi della domanda
Lo sbilanciamento dell’offerta ricettiva turistica, nella provincia di Pescara, verso il
comparto alberghiero si riflette, inevitabilmente, sull’orientamento della domanda: dei
339.853 arrivi totali nell’anno 2006, il 98,6%) si sono rivolti a quel tipo di struttura (tab. 28),
dove si è registrato il 98% delle 1.127.259 presenze (tab. 29), valore appena attenuato
dalla più lunga permanenza media nelle strutture ricettive extra-alberghiere (v. oltre).
Nell’arco del periodo 1998-2006 l’andamento degli arrivi turistici totali nella provincia
di Pescara è risultato costantemente positivo, con una crescita complessiva del 33%, in
linea con il risultato di Teramo (31%) ma nettamente al di sotto del dato regionale (38%),
sostenuto dai progressi di Chieti (57%), pur da una base nettamente inferiore) e L’Aquila
(44%), con flussi decisamente più consistenti (v. ancora tab. 28).
Tab. 28 Arrivi turistici totali nelle province e nella regione Abruzzo (1998-2006)
Pescara Chieti Teramo L'Aquila Abruzzo
alberghi altri alberghi altri alberghi altri alberghi altri alberghi altri
1998 252.913 2.097 167.039 18.284 253.249 116.219 304.433 17.391 977.634 153.991
1999 256.589 2.291 189.577 19.188 267.846 108.614 318.185 17.159 1.032.197 147.252
2000 277.524 1.821 197.764 20.542 284.969 119.038 338.053 21.968 1.098.310 163.369
2001 295.175 2.106 216.180 24.959 298.461 128.186 329.598 23.003 1.139.414 178.254
2002 302.876 2.145 214.050 24.264 303.637 136.628 339.824 20.626 1.160.387 183.663
2003 306.457 2.864 219.181 25.158 317.062 134.336 397.480 24.381 1.240.180 186.739
2004 313.134 3.527 217.761 27.975 321.080 131.269 383.755 26.831 1.235.730 189.602
2005 318.548 4.062 245.475 37.589 317.657 133.135 406.904 36.539 1.288.584 211.325
2006 335.230 4.623 249.750 40.191 342.861 141.180 422.405 41.629 1.350.246 227.623
Fonte: Istat/Regione Abruzzo.
Durante lo stesso periodo le presenze turistiche totali nella provincia di Pescara
(tab. 21) risultano aumentate in misura sensibilmente inferiore rispetto agli arrivi (22%).
Molto divaricato è l’andamento delle altre province: solo Chieti fa registrare una crescita
maggiore (59%), dovuta certamente alla disponibilità di strutture extra-alberghiere (10
volte superiore a Pescara in termini di posti letto) più idonee alla protrazione dei soggiorni;
all’opposto Teramo (con appena il 13%) mostra tutta la crisi del modello balneare, che
neppure i grandi campeggi e le altre strutture complementari riescono a frenare; nel
mezzo L’Aquila (28%), sulle cui presenze turistiche hanno sicuramente inciso, oltre al calo
della villeggiatura estiva “lunga”, anche alcuni anni di scarso innevamento, che hanno
abbreviato o annullato i classici periodi settimanali del turismo sciistico.
87