PIT Pescara - Regione Abruzzo
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è chiamata a svolgere una funzione essenziale, in attesa degli effetti che gli<br />
interventi di sviluppo previsti nelle aree interne manifestino i loro effetti. Ciò, tuttavia,<br />
richiede innovazione rispetto all’attuale fruizione dominante (balneare e di affari),<br />
sostanziando quel rapporto di integrazione mare-montagna da tempo auspicato e<br />
persino conclamato, ma di fatto non realizzato.<br />
A detto obiettivo mirano gli interventi proposti sull’Asse I e coinvolgenti anche<br />
i comuni costieri. Non si tratta, dunque, di incentivi rivolti tanto a singole imprese, quanto<br />
al sistema nel suo complesso, al fine di creare una vera rete distributiva dei flussi<br />
turistici, attestata nell’area urbana e diramata capillarmente nei territori interni.<br />
Tale impostazione, fondata sul richiamato concetto di competitività territoriale,<br />
trova sostegno in recenti ed accreditati approcci strategici relativi, in particolare, alla<br />
comunicazione del turismo culturale, il quale, nel caso specifico della provincia di<br />
<strong>Pescara</strong>, si lega strettamente ai valori naturalistici ed ambientali del retroterra.<br />
Così, strategie concertate di comunicazione pubblica possono rappresentare la leva<br />
per affrontare i problemi dello sviluppo “bloccato” nelle comunità locali medie e piccole<br />
delle aree interne e montane:<br />
- stimolando i soggetti che direttamente animano il territorio;<br />
- valorizzando le vocazioni connesse con il patrimonio naturale e la filiera<br />
agroalimentare;<br />
- favorendo, in stretta connessione, la fruizione degli strumenti di cultura materiale e<br />
delle preesistenze architettoniche, storico-artistiche, religiose, ecc.;<br />
- aumentando le capacità occupazionali dei territori interni;<br />
- incrementando la produzione di reddito nei territori interni in misura più che<br />
proporzionale rispetto ad altri settori economici.<br />
Tutto ciò, a condizione di disporre di “menti adeguate” e di “integratori di attività<br />
e strategie”, che non possono risiedere se non in aree mature come quelle urbane,<br />
capaci di promuovere e coordinare le azioni di sviluppo, così da evitare dispersioni,<br />
duplicazioni e persino contraddizioni in un medesimo territorio 28 .<br />
Per tali motivazioni si è ritenuto di estendere le possibilità di intervento finanziario –<br />
sugli Assi rispettivamente compatibili – all’intero territorio provinciale, peraltro in<br />
28<br />
Cfr. Presidenza del Consiglio dei Ministri-Coordinamento degli Assessori Regionali al Turismo, Rapporto<br />
sul turismo italiano 2006/2007, Firenze, Mercury S.r.l., 2006, p. 387.<br />
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