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PIT Pescara - Regione Abruzzo

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soprattutto in una fase di accentuata competitività territoriale, all’interno di un<br />

processo in cui le aree cosiddette forti svolgono non solo un ruolo di tenuta e<br />

crescita dei livelli occupazionali e produttivi ma anche di traino nei confronti delle<br />

espressioni più deboli del territorio.<br />

Nell’ambito delle analisi di crescita economica delle regioni europee è stato rilevato<br />

che il sostegno alle aree povere dell’Unione Europea non comporta<br />

necessariamente un’attenuazione delle disparità regionali. Un modello così concepito,<br />

che al momento appare privo di un’adeguata sollecitazione dei fattori della domanda<br />

e di un significativo spirito imprenditoriale, potrebbe sì determinare la salvaguardia di<br />

talune strutture territoriali interne ma al tempo stesso comportare fenomeni di<br />

immobilismo tali da frenare e ostacolare i cambiamenti indotti dal processo di<br />

modernizzazione.<br />

La questione è fortemente sentita per quelle aree, come nel caso della provincia<br />

di <strong>Pescara</strong>, che presentano un non trascurabile dualismo territoriale fra le polarità<br />

urbane (che, nel caso specifico, coincidono essenzialmente con la fascia costiera), le<br />

quali manifestano un significativo livello di sviluppo e dove si addensa il fulcro dell’attività<br />

economica spaziale, e le zone rurali e montane, che, per la mancanza di adeguate<br />

condizioni strutturali, presentano flussi di crescita economica al di sotto della media.<br />

Esistono almeno due fattori che spiegano l’interrelazione e la sinergia tra aree<br />

urbane ed aree montane, alla luce dell’evoluzione delle politiche territoriali di sviluppo. In<br />

primo luogo, tenuto conto del contesto competitivo sempre più aperto, ampio e globale, le<br />

aree sviluppate di un territorio possono essere al tempo stesso esposte a fenomeni<br />

regressivi della crescita economica, con ricadute tali da provocare un ulteriore<br />

indebolimento delle aree interne. In secondo luogo, l’azione sinergica funzionale e di<br />

servizio dell’area urbana appare la sola in grado di fornire ai territori montani un<br />

reale supporto al processo di sviluppo, consentendo loro di alimentare prospettive<br />

aggiuntive di crescita.<br />

In particolare, la vitalità progettuale del territorio può esplicarsi attraverso una<br />

duplice direzione:<br />

- consolidamento della tenuta e del ruolo dei poli di attrazione e crescita dell’assetto<br />

economico-spaziale, capace di determinare una ricaduta generale in termini di<br />

efficienza e competitività del territorio;<br />

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