Linea Guida - Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio
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INTRODUZIONE, DEFINIZIONI, INCIDENZA E PROGNOSI<br />
sui ricoveri nei 6 mesi precedenti ha associato con maggiore frequenza:<br />
interventi sulla regione addominale, arteriovenostomia per <strong>di</strong>alisi<br />
renale, iniezione o infusione <strong>di</strong> sostanze chemioterapiche per tumore,<br />
emo<strong>di</strong>alisi, cateterismo venoso per <strong>di</strong>alisi renale, sostituzione totale<br />
dell’anca. In accordo con la letteratura <strong>di</strong>sponibile, si ritiene che tali<br />
dati non rispecchino pienamente l’incidenza <strong>della</strong> complicanza alla<br />
quale sono state de<strong>di</strong>cate successive analisi che saranno altrove pubblicate.<br />
1.2. Razionale per la profilassi<br />
I principali fattori <strong>di</strong> rischio per la TEV sono: intervento chirurgico, trauma<br />
alle estremità superiori o inferiori, immobilità prolungata, neoplasie<br />
e terapia ormonale estroprogestinica, chemioterapici o ra<strong>di</strong>oterapici<br />
per malattia neoplastica.<br />
Altre con<strong>di</strong>zioni a rischio tromboembolico sono: età avanzata, gravidanza<br />
e puerperio, assunzione <strong>di</strong> estrogeni e <strong>di</strong> terapia ormonale sostitutiva,<br />
con<strong>di</strong>zioni me<strong>di</strong>che acute quali insufficienza car<strong>di</strong>aca o respiratoria,<br />
malattia infiammatoria intestinale, sindrome nefrosica, malattie<br />
mieloproliferative, emoglobinuria parossistica notturna, obesità, abitu<strong>di</strong>ne<br />
al fumo, vene varicose, cateterismo venoso centrale, trombofilia<br />
ere<strong>di</strong>taria o acquisita (Geerts 2004).<br />
Una quota importante <strong>di</strong> pazienti ospedalizzati è portatrice <strong>di</strong> uno o<br />
più fattori <strong>di</strong> rischio per TEV (Anderson 1992, 2003; SIGN 2002). Ad<br />
esempio, i pazienti con frattura del femore hanno frequentemente<br />
anche un’età avanzata, hanno avuto un trauma e sono sottoposti ad<br />
intervento chirurgico con conseguente prolungata riduzione <strong>della</strong><br />
mobilità.<br />
L’incidenza <strong>della</strong> TEV e, <strong>di</strong> conseguenza la rilevanza <strong>della</strong> profilassi, è<br />
destinata ad aumentare in considerazione <strong>della</strong> crescente età me<strong>di</strong>a<br />
dei ricoverati (dovuta alla migliore sopravvivenza), <strong>della</strong> maggiore<br />
aggressività delle procedure chirurgiche e delle lunghe degenze nelle<br />
terapie intensive (Geerts 2004).<br />
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