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Linea Guida - Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio

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ati <strong>di</strong> contenzione (Greenfield 1997; Gearhart 2000; Hammers 1996). In<br />

sintesi, sebbene non sia applicabile a tutti i pazienti traumatizzati, lo screening<br />

con ultrasuoni può essere impiegato nei pazienti ad alto rischio ai<br />

quali non sia possibile somministrare una precoce profilassi (Schwarcz<br />

2001). L’inserimento <strong>di</strong> filtri cavali è fortemente controin<strong>di</strong>cato come profilassi<br />

anti-TEV (Brasel 1997; Montgomery 1997; Spain 1997; McMurty 1999;<br />

Girard 2002; Maxwell 2002), ma trova in<strong>di</strong>cazione in presenza <strong>di</strong> TVP prossimale<br />

accertata in pazienti con controin<strong>di</strong>cazione assoluta a terapie anticoagulanti<br />

(Geerts 2004).<br />

Nei pazienti traumatizzati a rischio moderato o alto, la somministrazione<br />

<strong>di</strong> EBPM deve essere iniziata non appena verificata l’emostasi (Pasquale<br />

1998; Geerts 2001; Rogers 2001, 2002). Le principali controin<strong>di</strong>cazioni ad<br />

una precoce somministrazione <strong>di</strong> EBPM riguardano la presenza <strong>di</strong> emorragia<br />

intracranica, emorragia in corso o non controllata, coagulopatia<br />

maggiore, lesioni del midollo spinale associate con ematoma perispinale.<br />

Le lesioni del capo senza emorragia, lacerazioni o contusioni degli<br />

organi interni, l’eventuale presenza <strong>di</strong> ematoma retroperitoneale associato<br />

con frattura pelvica non costituiscono <strong>di</strong> per sé controin<strong>di</strong>cazioni<br />

alla tromboprofilassi con EBPM, purché non vi sia evidenza <strong>di</strong> emorragia<br />

in corso (Norwood 2001, 2002). La maggior parte dei pazienti traumatizzati<br />

può iniziare la tromboprofilassi purché sia stata accertata l’avvenuta<br />

emostasi. Nei pazienti con controin<strong>di</strong>cazioni alla profilassi con EBPM si<br />

possono utilizzare i mezzi meccanici (come le CCG o la CPI) su entrambi<br />

gli arti inferiori in attesa <strong>di</strong> avviare appropriata profilassi farmacologica.<br />

Non ci sono stu<strong>di</strong> specifici sulla durata ottimale <strong>della</strong> profilassi sui pazienti<br />

traumatizzati ed i dati possono solo essere estrapolati da stu<strong>di</strong> su altri<br />

pazienti ad alto rischio.<br />

Raccomandazioni per i pazienti traumatizzati<br />

TRAUMI<br />

Si raccomanda che tutti i pazienti traumatizzati con almeno un fattore <strong>di</strong><br />

rischio per TEV siano sottoposti, ove possibile, a profilassi antitrombotica<br />

(ACCP 1A).<br />

In assenza <strong>di</strong> controin<strong>di</strong>cazioni maggiori si raccomanda la profilassi con<br />

EBPM da iniziare non appena questa possa essere considerata priva <strong>di</strong><br />

rischi (ACCP 1A).<br />

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