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Linea Guida - Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio

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58 PROFILASSI DELLA TROMBOEMBOLIA VENOSA POST-CHIRURGICA<br />

7.2. Chirurgia <strong>della</strong> frattura d’anca<br />

Il rischio <strong>di</strong> TEV in seguito a chirurgia <strong>della</strong> frattura dell’anca, in assenza<br />

<strong>di</strong> profilassi, è stimato sulla base dei risultati <strong>di</strong> 8 stu<strong>di</strong> prospettici che<br />

hanno utilizzato flebografia routinaria per l’accertamento delle complicanze<br />

trombotiche (Borgstrom 1965; Hamilton 1970; Lowe 1978; Rogers<br />

1978; Snook 1981; Powers 1989; Agnelli 1992; Jorgensen 1998). Tali<br />

stu<strong>di</strong> mostravano in me<strong>di</strong>a 50% <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> TVP e 27% <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> trombosi<br />

venosa prossimale. Il tasso <strong>di</strong> EP era fra 1,4 e 7,5% nei 3 mesi successivi<br />

all’intervento, un range superiore a quello osservato per l’artroplastica<br />

dell’anca e del ginocchio (Haake 1989; Todd 1995).<br />

Uno stu<strong>di</strong>o autoptico <strong>di</strong> popolazione su 581 decessi <strong>di</strong> pazienti con frattura<br />

dell’anca avvenuti fra il 1953 ed il 1992 identificò l’EP come la quarta<br />

causa <strong>di</strong> morte (14%). Fattori <strong>di</strong> rischio aggiuntivi, oltre al trauma ed<br />

all’intervento chirurgico, includono l’età avanzata e l’intervento chirurgico<br />

intempestivo (interventi chirurgici effettuati nelle 24 ore successive al<br />

trauma erano associati ad una significativa riduzione <strong>della</strong> mortalità per<br />

broncopolmonite ed EP) (Schroder 1993; Perez 1995; Hefley 1996; Zahn<br />

1999), mentre il ruolo dell’anestesia generale vs l’anestesia locale non è<br />

ancora chiaro (Sorenson 1992). Nonostante che già nel 1959 Sevitt e<br />

Gallagher avessero <strong>di</strong>mostrato l’efficacia <strong>della</strong> tromboprofilassi in tali<br />

pazienti, gli stu<strong>di</strong> a tutt’oggi <strong>di</strong>sponibili su questa patologia non consentono<br />

<strong>di</strong> trarre dati univoci.<br />

Mezzi meccanici. Uno stu<strong>di</strong>o randomizzato controllato (Fisher 1995) su<br />

231 pazienti assegnati a CPI vs nessuna profilassi ha mostrato con l’ecocolor<br />

Doppler una riduzione significativa (4% vs 12% p 0,03) <strong>della</strong> TEV.<br />

Non sono stati condotti stu<strong>di</strong> che comparassero la CPI e la PVP con altri<br />

meto<strong>di</strong> (Handoll 2002). Non ci sono sufficienti evidenze per determinare<br />

se le CCG siano protettive per questi pazienti.<br />

Aspirina. Una metanalisi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> (Antiplatelet Trialists’ Collaboration<br />

1994) ha in<strong>di</strong>cato l’aspirina come mezzo efficace per la prevenzione ma<br />

gli stu<strong>di</strong> inclusi non utilizzavano meto<strong>di</strong>che obiettive. Lo stu<strong>di</strong>o PEP 2002<br />

includeva 13.356 pazienti in 5 <strong>di</strong>versi Paesi sottoposti a chirurgia per frat-

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