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Linea Guida - Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio

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44 PROFILASSI DELLA TROMBOEMBOLIA VENOSA POST-CHIRURGICA<br />

associata alla chemioterapia. Come negli altri pazienti chirurgici, i trombi<br />

si formano durante o imme<strong>di</strong>atamente dopo le procedure, sebbene la<br />

maggior parte delle tromboembolie sintomatiche si manifesti dopo la<br />

<strong>di</strong>missione (Macklon 1996; Clarke-Pearson 2003).<br />

Non sono <strong>di</strong>sponibili molti stu<strong>di</strong> su questa tipologia <strong>di</strong> pazienti, ma le LG<br />

esistenti includono raccomandazioni specifiche.<br />

Non è noto il rischio <strong>di</strong> TEV nelle pazienti sottoposte a chirurgia ginecologica<br />

laparoscopica e pertanto si consiglia <strong>di</strong> basare la profilassi sui rischi<br />

noti <strong>della</strong> singola paziente (comorbilità e rischi inerenti alla procedura)<br />

(Geerts 2004).<br />

La durata consigliata <strong>della</strong> profilassi dopo l’intervento chirurgico non è<br />

stata chiarita dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibili (Geerts 2004).<br />

Raccomandazioni in chirurgia ginecologica<br />

Si raccomanda <strong>di</strong> adottare come profilassi la sola mobilizzazione precoce<br />

per le pazienti sottoposte a chirurgia ginecologica con interventi brevi<br />

(≤30 minuti) e per malattie non oncologiche (ACCP 1C+).<br />

I mezzi <strong>di</strong> profilassi generica (idratazione, evitare cingoli meccanici ecc.)<br />

devono essere adottati sistematicamente (GdL 1C).<br />

Si raccomanda l’uso <strong>di</strong> tromboprofilassi con uno o più dei seguenti farmaci<br />

o mezzi: ENF, EBPM, CPI o CCG per le pazienti sottoposte a chirurgia ginecologica<br />

laparoscopica che abbiano fattori <strong>di</strong> rischio per TEV (ACCP 1C).<br />

Tutte le pazienti sottoposte a chirurgia ginecologica maggiore devono<br />

ricevere tromboprofilassi (ACCP 1A).<br />

Si raccomanda la profilassi con ENF 5000 U x 2/<strong>di</strong>e per le pazienti sottoposte<br />

ad interventi <strong>di</strong> chirurgia ginecologica maggiore per malattia<br />

non oncologica e senza fattori <strong>di</strong> rischio aggiuntivi (ACCP 1A). In alternativa<br />

si può adottare la profilassi con una somministrazione <strong>di</strong> EBPM<br />

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