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Linea Guida - Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio

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72 PROFILASSI DELLA TROMBOEMBOLIA VENOSA POST-CHIRURGICA<br />

Si raccomanda la profilassi antitrombotica meccanica con CPI o con l’elasto-compressione<br />

degli arti inferiori nei casi in cui la somministrazione <strong>di</strong><br />

EBPM debba essere ritardata a causa <strong>di</strong> emorragia o alto rischio emorragico<br />

(ACCP 1B).<br />

Si raccomanda lo screening con ultrasuoni in pazienti ad alto rischio per<br />

TEV (ad esempio, in presenza <strong>di</strong> traumi <strong>della</strong> colonna vertebrale, fratture<br />

pelviche o dell’arto inferiore, traumi cranici maggiori o per la presenza <strong>di</strong><br />

cateteri venosi femorali) oppure che non siano stati sottoposti a profilassi<br />

o che ne abbiano ricevuto profilassi con modalità inadeguata (ACCP 1C).<br />

Si raccomanda <strong>di</strong> non utilizzare filtri cavali come profilassi primaria <strong>della</strong><br />

TEV nei pazienti traumatizzati (ACCP 1C).<br />

Si raccomanda la prosecuzione <strong>della</strong> profilassi antitrombotica sino alla<br />

<strong>di</strong>missione includendo comunque il periodo riabilitativo in regime <strong>di</strong> ricovero<br />

(ACCP 1C). Per i pazienti impossibilitati alla mobilizzazione si suggerisce<br />

<strong>di</strong> continuare la profilassi con EBPM o con farmaci AVK mantenendo<br />

un INR 2,5 (range 2,0-3,0) anche dopo la <strong>di</strong>missione ospedaliera.<br />

8.1. Lesioni traumatiche del midollo spinale<br />

In assenza <strong>di</strong> profilassi, i pazienti con lesioni acute del midollo spinale<br />

hanno l’incidenza <strong>di</strong> TVP più elevata fra tutti i pazienti ospedalizzati (CSCM<br />

1997; Geerts 2001; Rogers 2002) ed il livello <strong>della</strong> lesione (lesione completa<br />

vs lesione incompleta), non sembra mo<strong>di</strong>ficare il rischio <strong>di</strong> TEV (Powell<br />

1999; SCITI 2003). Nei pazienti con lesioni del midollo spinale sottoposti a<br />

screening <strong>di</strong> routine è stata riscontrata la presenza <strong>di</strong> TVP asintomatica nel<br />

60-100% dei casi. Nonostante un aumento <strong>della</strong> consapevolezza circa i<br />

rischi connessi alla TEV, l’EP resta la terza causa <strong>di</strong> morte per questi pazienti<br />

(Waring 1991; DeVivo 1999) e questa tendenza non si è ridotta negli anni<br />

come mostra un registro <strong>di</strong> oltre 280.000 pazienti con lesioni del midollo<br />

spinale (1973-1978 e 1992-1998) (De Vivo 1999). In particolare, fra i pazienti<br />

traumatizzati le lesioni midollari costituiscono un rischio <strong>di</strong> TEV elevatissimo<br />

pari a un OR 8,6 (Geerts 1994). Fra i pazienti con lesioni del midollo i<br />

fattori <strong>di</strong> rischio ad<strong>di</strong>zionali per TVP sono l’età (Waring 1991; SCITI 2003),<br />

le fratture concomitanti degli arti inferiori (Maxwell 2002), i deficit motori

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