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MEDICINA NUCLEARE - Crosetto Foundation

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predominante nel corso della esecuzione della misura. In questi casi, una maggiore quantità può essere<br />

localizzata a livello del target, e bisogna porre attenzione per evitare effetti farmacologici. Per esempio il<br />

fluoro-19 può essere rilevato dall’esterno usando la MR. L`analogo del glucosio, 2-[ 18 F]fluoro-2deossiglucosio<br />

(FDG) è comunemente utilizzato per misurare un parametro relativo al metabolismo del<br />

glucosio ad un dosaggio per l`uomo di 10-20 mCi (370-740 MBq) e attività specifica che parte da quella<br />

originaria di 1 Ci/mmol (37 GBq/mmol) fino alle 5000 Ci/mmol (185 TBq/mmol) attuali alla fine della<br />

sintesi. Se il 2-[ 19 F]fluoro-2-deossiglucosio fosse usato nella MR, il quantitativo di analogo di glucosio<br />

necessario per avere una immagine esterna causerebbe effetti farmacologici severi [16]. Allo stesso<br />

modo, per misurare il metabolismo del fluorouracile usando la MR è invece richiesta una riduzione nella<br />

risoluzione spaziale temporale e un aumento della dose somministrata rispetto ai quantitativi usati<br />

routinariamente nella chemioterapia [17].<br />

Un altro esempio, che è una delle prime prove del principio della targeted MR, ha studiato<br />

l’individuazione dei recettori per la transferrina mediante imaging esterno usando l’agente T2, ossido di<br />

ferro, legato alla transferrina. Per ottenere un’immagine esterna di tumori murini, il recettore della<br />

transferrina è stato geneticamente up-regolato ed il loop di feedback è stato bloccato per prevenire<br />

l`accumulo di ferro in eccesso.<br />

In realtà, l’imaging in vivo di un topo con una neoplasia contenente il recettore per la transferrina ha<br />

permesso l’identificazione del tumore con MR dall`esterno ma non il suo controllo. Questa pubblicazione<br />

di riferimento ha stabilito i parametri per i successivi sforzi nella targeted MR [18]. Con gli anticorpi<br />

radio-marcati, l’esperienza con l’effetto allometrico sulla percentuale di dose iniettata per grammo di<br />

tessuto (%ID/g), passando dai roditori all’uomo, suggerisce che la quantità iniettata di un anticorpo<br />

coniugato ad un mezzo di contrasto per la “targeted MR” dovrà essere necessariamente aumentata<br />

nell’uomo rispetto a quella utilizzata nei roditori appunto per poter visualizzare immagini esterne [19].<br />

Tabella 1.<br />

Il vantaggio dei radionuclidi nel targeted imaging in vivo, soprattutto nelle sedi a bassa densità (

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