MEDICINA NUCLEARE - Crosetto Foundation
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Per il Gruppo Giovani AIMN<br />
Dal congresso AIMN di Firenze… riflessioni di un giovane medico nucleare.<br />
Ho partecipato con forte entusiasmo e passione al Congresso AIMN svoltosi a Marzo a Firenze; mi sento<br />
davvero entusiasta non solo del contenuto scientifico del congresso, ma anche dell’atmosfera<br />
particolarmente “giovane” che si respirava nella sede congressuale.<br />
Il validissimo contenuto scientifico espresso in sede congressuale “su tutti i fronti” è stato fortemente<br />
stimolante per noi giovani e sicuramente sarà un’ottima fonte di ispirazione per sviluppare nuove idee e<br />
per trovare quegli stimoli di cui noi giovani medici abbiamo sempre bisogno.<br />
Mi ha sorpreso in positivo lo spazio riservato in sede congressuale ai giovani, numerose sono state infatti<br />
le presentazioni orali tenute dagli under 35 e anche la discussione dei poster ha visto molti giovani<br />
specialisti e specializzandi “in prima linea”; inoltre per la prima volta in un congresso AIMN è stato dato<br />
spazio ad una riunione del Forum Giovani, in parallelo alle riunioni dei Gruppi di Studio AIMN. Penso<br />
che questa forte presenza dei giovani in sede congressuale rappresenti un segnale importante per la nostra<br />
disciplina e per la nostra associazione, da non trascurare assolutamente, un investimento importante per il<br />
futuro.<br />
Naturalmente l’entusiasmo mostrato dai giovani medici nucleari e specialisti in formazione non<br />
esisterebbe senza l’esperienza, l’insegnamento e lo stimolo dei “grandi maestri” e mi fa piacere citare a<br />
proposito le parole del presidente del Congresso di Firenze Alberto Pupi: “Penso che i giovani e i non più<br />
giovani debbano avere occasioni di stare insieme e discutere: è fondamentale”. Se questo era l’obiettivo<br />
ritengo che il congresso di Firenze abbia centrato in pieno il bersaglio.<br />
E a proposito mi fa piacere citare anche le parole del prof. Giubbini (Brescia): “il congresso di Firenze<br />
ha gettato le basi per un ponte tra i giovani ed i "diversamente" giovani che darà frutti nel breve-medio<br />
periodo. I nostri giovani sono il tesoro su cui far crescere la disciplina, certamente più importanti della<br />
tecnologia”. Beh…è proprio il caso di dirlo….”largo ai giovani”.<br />
Ma ora tocca a noi sfruttare in maniera appropriata questi stimoli e questi spazi che ci sono stati concessi<br />
e farci fautori di idee innovative sia in ambito scientifico che all’interno dell’associazione; solo facendo<br />
così potremo sperare e soprattutto giustificare una adeguata presenza dei giovani anche al prossimo<br />
congresso AIMN.<br />
Per il Gruppo Giovani AIMN<br />
Dr. Giorgio Treglia (Bologna)<br />
AIMN - Notiziario elettronico di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Anno V, n 2, 2009 pag. 72/85