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MEDICINA NUCLEARE - Crosetto Foundation

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La tecnica di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte non porta ad individuare la direzione<br />

migliore della ricerca. Occorre invece analizzare i problemi con logicita’ e coerenza rispetto agli<br />

obiettivi che si vogliono raggiungere, facendo riferimento a dati precisi, discriminando con<br />

chiarezza ad esempio cio’ che e’ pericoloso da quello che non lo e’.<br />

Alle righe 426-428 e’ scritto: “la probabilita’ di morire per tumore e’ assai elevata (circa il 30%<br />

su tutto l’arco della vita) e’ evidente che non puo’ essere il rischio di tumori radio indotti a<br />

sconsigliare l’impiego di una metodica che fosse realmente decisiva.” Tale affermazione denota<br />

che gli autori del documento AIFM, sono consapevoli che il cancro e’ una calamita’ che miete<br />

piu’ vittime di qualsiasi altra causa (anche delle guerre). Tuttavia, emettono un giudizio a priori,<br />

scientificamente infondato sulla mia tecnologia innovativa, sostenendo che migliorare di 400 volte<br />

l’efficienza delle PET attuali per una diagnostica a livello molecolare non rientra nelle soluzioni<br />

“realmente decisive” (riga 428) per ridurre la mortalita’ da cancro, rispetto alla tecnica<br />

mammografica approvata dalla Sanita’ Italiana e di molti altri paesi (nonche’ dagli autori del<br />

documento AIFM e ritenuta da questi un esempio di “valida metodica di screening” – righe 443-<br />

444). Tale tecnica misura il cambiamento della densita’ dei tessuti ed e’ molto meno attendibile<br />

della diagnostica a livello molecolare in quanto 1 cm 3 di tessuto contiene gia’ circa un miliardo di<br />

cellule, davvero troppe per poter parlare di diagnosi precoce.<br />

Inoltre l’affermazione sopra citata alle righe 426-428 che sconsiglia pregiudizialmente “l’impiego<br />

di una metodica che fosse realmente decisiva”, e’ in contraddizione con quanto affermato<br />

successivamente alle righe 458-459 “La Biologia Molecolare promette test diagnostici<br />

addirittura in grado di valutare la “predisposizione” genetica a specifiche patologie,<br />

particolarmente di natura neoplastica“ e alle righe 476-479 “La PET possiede, invece, una<br />

elevata specificità … e questa caratteristica importantissima consente a questa metodica di<br />

essere spesso ‘decisiva’ nella definizione finale della patologia.”).<br />

Tali contraddizioni inducono a pensare che da parte dei responsabili della diagnostica medica a<br />

livello istituzionale non si sia riflettuto alcuni aspetti fondamentali: quali siano i segnali migliori<br />

generati dalla mutazione delle cellule normali in cellule cancerose, quale sia la tecnica migliore<br />

per osservare tali mutazioni e quale sia la tecnologia migliore per ottenere risultati relativamente<br />

al maggior numero di vite salvate al minor costo per ogni vita salvata. Non ci si interroga<br />

addirittura neanche sulle scelte da intraprendere nella direzione della ricerca, mettendo a confronto<br />

e facendo emergere la soluzione migliore per ottenere i massimi risultati in vite salvate da<br />

mortalita’ prematura da cancro, al minimo costo per la Sanita’.<br />

Salvo, Pedroli, Borasi, Fioroni (7 aprile 2009)<br />

429 Esistono, naturalmente, problemi di costi e di organizzazione. Ma il motivo per il quale<br />

430 la PET non può ragionevolmente candidarsi a metodica di screening è differente. Ogni<br />

431 metodica diagnostica è caratterizzata da due fattori: sensibilità (capacità di rivelare piccole<br />

432 anomalie) e specificità (capacità di distinguere tra quelle di natura benigna o maligna). Poiché<br />

433 in generale nessuna metodica ha, contemporaneamente, massima sensibilità e massima<br />

434 specificità, le metodiche a più alta sensibilità vengono impiegate nelle indagini “di primo<br />

435 livello”, in modo da individuare il massimo numero di potenziali tumori in una vasta popolazione<br />

436 che ha come principale caratteristica di essere in gran parte sana, con un rischio di malattia<br />

437 molto contenuto e quelle a più alta specificità in una seconda fase, quando si siano già<br />

438 individuati i casi sospetti, per decidere se si tratti di patologia benigna o maligna. Altra<br />

439 caratteristica fondamentale di un’indagine per poter essere applicata in indagini di massa è,<br />

440 ovviamente, il basso costo. Ciò consente, con spese accettabili per la collettività, di poter<br />

441 effettuare il test su tutta la popolazione che per età, sesso o fattori di rischio genetici o<br />

442 ambientali sia a rischio di ammalare di quella patologia.<br />

443 Sono un esempio di valide metodiche di “screening” il PAP Test per il tumore del collo<br />

444 dell’utero, il sangue occulto per i tumori dell’apparato digerente, la mammografia per il tumore<br />

445 della mammella. In quest’ultimo caso, la sensibilità della metodica è destinata ad aumentare<br />

AIMN - Notiziario elettronico di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Anno V, n 2, 2009 pag. 52/85

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