MEDICINA NUCLEARE - Crosetto Foundation
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Se poi, per assurdo, gli autori del documento AIFM ritenessero che la Siemens e le altre industrie<br />
perseguono il bene massimo del paziente, allora, coerentemente, propongano allo stato Italiano di tagliare<br />
tutti i fondi della ricerca e di chiudere tutti i centri di ricerca assegnando i fondi ricavati dal pagamento<br />
delle tasse dei cittadini direttamente alle industrie, dal momento che dispongono di personale qualificato e<br />
affidabile come Eriksson.<br />
Non sarebbe molto saggio elargire fondi a ricercatori o societa’ di cui, in base al segreto industriale<br />
(come menzionato nel documento AIFM alla riga 175) non si possono conoscere le finalita’, senza<br />
richiedere una contropartita che garantisca che quella ricerca sia finalizzata al beneficio dei pazienti. (A<br />
titolo di esempio, va sottolineato che pochi mesi fa il Governo americano aveva offerto alle case<br />
automobilistiche un aiuto economico per far fronte alla crisi dell’auto. Giustamente aveva chiesto in<br />
cambio di poter condividere il potere decisionale riferito alla costruzione delle auto del futuro. Ebbene, la<br />
General Motors e altre ditte hanno accettato, ma la Ford ha rifiutato questo aiuto economico per evitare<br />
condizionamenti nei suoi programmi, che evidentemente avrebbero favorito l’interesse della collettivita’ a<br />
scapito del profitto dell’industria).<br />
Con questo mio paradosso non vorrei apparire di essere ostile alle industrie. Anzi, penso che siano<br />
importanti entrambi i ruoli, quello degli enti di ricerca pubblici che hanno come mission il<br />
raggiungimento del massimo beneficio per i cittadini e quello dell’industria che ha come compito quello<br />
di distribuire con il giusto profitto un prodotto su larga scala.<br />
Quindi, se Eriksson fosse disponibile a confrontarsi pubblicamente con altri scienziati, dimostrando<br />
che i suoi programmi hanno come massima priorita’ i pazienti, lo si potrebbe invitare ad un confronto con<br />
il sottoscritto. Infatti il cittadino che, attraverso il pagamento delle tasse finanzia la ricerca, ha bisogno di<br />
una spiegazione logica del fatto che i dirigenti delle istituzioni, responsabili della salute pubblica<br />
preferiscano il “segreto industriale” (riga 175), la proposta dell’industria che propone una direzione della<br />
ricerca finalizzata alla promozione di PET meno efficienti (riga 274 e relativi riferimenti bibliografici) e il<br />
profitto dell’industria (Siemens-Eriksson), rispetto alla mia proposta basata sull’aumento dell’efficienza<br />
delle apparecchiature per la diagnosi precoce, che pone al primo posto l’interesse del paziente,<br />
confermato dal fatto che io non perseguo un interesse economico in quanto ho effettuato la donazione dei<br />
miei brevetti ai pazienti. I dirigenti dovrebbero promuovere un confronto aperto tra il sottoscritto ed<br />
Eriksson in modo che le vere intenzioni di ogni proponente emergano dai loro programmi e finalita’.<br />
In definitiva, le ragioni dei miglioramenti tecnologici di una innovazione che comportano specifici<br />
vantaggi e che sono legate ad una particolare direzione della ricerca, si possono spiegare e giustificare<br />
confrontandole con le ragioni di miglioramenti tecnologici (e relativi vantaggi) fornite da altre soluzioni<br />
attraverso un dibattito pubblico.<br />
Il compito di chi amministra il denaro pubblico dovrebbe essere appunto quello di mettere a confronto<br />
tutti coloro che rivendicano miglioramenti ed assegnare fondi a quelli che forniscono argomentazioni<br />
supportate da argomentazioni scientifiche.<br />
In definitiva, se si ritiene che Eriksson, Gianni Borasi, Guido Pedroli, Diana Salvo, Federica Fioroni e<br />
Dario <strong>Crosetto</strong> abbiano argomentazioni a sostegno di direzioni diverse della ricerca mirata alla riduzione<br />
della mortalita’ da cancro, dovrebbero potersi confrontare attraverso un dibattito pubblico. Io non ho<br />
problema a sostenere la mia scelta riferita ad ogni fase del raggiungimento dell’obiettivo della riduzione<br />
della mortalita’ da cancro, partendo dal concetto fondamentale della diagnosi precoce per arrivare ai<br />
dettagli che la rendono possibile. Ad esempio partendo dalla scelta di perseguire la diagnosi precoce<br />
rispetto a quella della cura del cancro diagnosticato ad uno stadio avanzato, proseguendo con la scelta<br />
della tecnologia ritenuta migliore per conseguire la diagnosi precoce del cancro, fino ad arrivare a<br />
discutere sui dettagli dei vari componenti dell’apparecchiatura da utilizzare, sulla sinergia di un certo tipo<br />
di cristallo con un certo tipo di elettronica e con un certo tipo si assemblaggio dei rivelatori. Sono<br />
interessato a conoscere le argomentazioni scientifiche che giustificano le vostre scelte per poter capire in<br />
quale modo possono contribuire a raggiungere nel miglior modo l’obiettivo della riduzione della<br />
mortalita’ da cancro.<br />
AIMN - Notiziario elettronico di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Anno V, n 2, 2009 pag. 33/85