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MEDICINA NUCLEARE - Crosetto Foundation

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crescono le nuove generazioni formatesi nell’epoca della gamma-camera e dell’imaging morfofunzionale.<br />

Ma ci sarà qualcuno tra i giovani a cui interessano queste cose? O sono soltanto nostalgie di vecchi<br />

sopravvissuti?<br />

Forse è opportuno che non si perda la memoria di quella “era prescintigrafica”, che non è solo nostalgia di<br />

vecchi o curiosità di giovani, perché è lì che si sono fatte le nostre radici. E di lì la nostra disciplina si è<br />

sviluppata con continuità, con una vera co-evoluzione di radiofarmaci, strumentazione, e conoscenza<br />

scientifica.<br />

Provo a lanciare l’idea. Sarebbe interessante affiancare all’ album di famiglia qualche immagine della<br />

nostra “preistoria”. Non penserei a una galleria di personaggi: molti sono “andati avanti”, e i pochi<br />

sopravvissuti (heu, quantum mutati ab illis!) certo non reggono il confronto con i visi freschi e ridenti dei<br />

nostri giovani. Penserei piuttosto alle foto degli ambienti, e della strumentazione antica. Da valutare,<br />

questa sì, accanto alle meraviglie odierne. Vorrei perciò invitare quanti hanno foto o materiali di questa<br />

preistoria a inviarli alla redazione del Notiziario, integrandoli con le notizie atte ad inquadrarli nel loro<br />

tempo. Si potrebbe stabilire un terminus ad quem, ad esempio, il 1970, Sarebbe un interessante<br />

supplemento alla storia della MN.<br />

A titolo di esempio invio tre immagini, relative alla storia di quello che allora si chiamava “Centro<br />

Radioisotopi” della Clinica Medica di Genova, anni 1953-54. Sono esempi di scintigrafia ante litteram (lo<br />

scanner era ancora di là da venire) . Si usava un contatore di Geiger-Muller inserito in un collimatore<br />

direzionale (fatto in casa, naturalmente!). La scansione dell’area era per punti successivi, per conteggi di<br />

uno-due minuti; lo stativo era un tubo Innocenti oppure, talvolta, era uno studente volonteroso, che<br />

rispondeva al nome di Maurizio Bestagno (allora con mano ferma!). Seguono due esempi degli studi così<br />

eseguiti (da Scopinaro, Ferrini, Gambaro: Radioiodio e Tireopatie; Monografie dell’Archivio<br />

Maragliano, n.12, Genova 1955). Certo, sarebbe stato un po’ azzardato parlare di “imaging parametrico”!<br />

Ma era l’inizio di quell’esplorazione morfofunzionale, che si sarebbe poi sviluppata con continuità fino<br />

alla gamma camera odierna.<br />

Buona caccia a chi vorrà contribuire!<br />

AIMN - Notiziario elettronico di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Anno V, n 2, 2009 pag. 80/85

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