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MEDICINA NUCLEARE - Crosetto Foundation

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Il DAT è uno dei target a più alta densità identificato per la diagnostica per immagini e quest’ultima può<br />

essere ancora efficace nel caso di legami così deboli con una Kd di 10nM.<br />

Per il [ 18 F]fallypride, il rapporto Bmax/Kd determinato in vitro (in un range compreso fra 900 e 30) è<br />

stato osservato in vivo in un range da 24 a 2 [24]. Ciò riflette la supplementare complessità in vivo<br />

paragonata agli esperimenti in vitro dove metabolismo, legame proteico, flusso e permeabilità non sono<br />

fattori di confusione.<br />

Tabella 3<br />

Costanti di affinità, densità dei transporter e il rapporto Bmax/Kd per i transporter nel cervello di ratto ( ref. [7]).<br />

Bmax fmol/mg proteina (nM)* Kd (nM) Composto Bmax/Kd<br />

DAT 2000 (200) [corpo striato del ratto] 10 [ 99m Tc]TRODAT 20<br />

SERT 194 (19.4) [corteccia frontale del ratto] 0.13 [ 125 I]ADAM 149<br />

NET 55 (5.5) [corteccia frontale del ratto] 0.05 2-[ 125 I]INXT 110<br />

TRODAT: tecnezio, 2-[[2-[[[3-(4-clorofenil)-8-metil-8-azabiciclo[3.2.1]oct-2-yl]metil](2-mercaptoetil)amino]etil]amino]-etanoetiolato(3)-oxo-[1R-(exo-exo)].<br />

ADAM: 2-[2-(dimetilaminometil-feniltiol)]-5-[ 125I]iodofenilamina. INXT: (R)-N-metil-(2-[ 125I]iodo-fenossi)-3-fenilpropilamina.<br />

*assumendo 10% di proteine per grammo di tessuto.<br />

L`USO DI TOPI GENETICAMENTE MODIFICATI (Knockout) PER SOSTENERE LA<br />

SPECIFICITA` DEI SOTTOTIPI.<br />

La tradizionale dimostrazione farmacologica per un radiotracciante in grado di legare un sottotipo<br />

recettoriale (ad esempio l`uso di maggiori e crescenti dosi di farmaci sottotipo-specifici) può non essere<br />

convincente se le dosi inibenti causano modificazioni del flusso ematico, della permeabilità, del<br />

metabolismo e di ogni altra proprietà farmacocinetica in grado di alterare la biodistribuzione. L`uso di<br />

topi knockout è stato molto efficace nella predizione e validazione del targeting verso un sottotipo<br />

recettoriale ma lo è stato meno nel fungere da modello per patologia. Zambrowicz e Sands [25] hanno<br />

riesaminato i farmaci di maggior mercato nel 2001 ed hanno trovato che essi erano capaci di targeting<br />

verso 43 proteine tra le oltre 500 utilizzabili come farmaci individuate in era pregenomica. Oltre 20<br />

radioligandi sono stati validati usando i topi knockout per determinare il legame a specifici sottotipi<br />

recettoriali [26].<br />

Il composto radiomercato 3-(3-(3-fluoropropil)tio)-1,2,5-(tiadiazol-4-il)-1,2,5,6-tetraidro-1-metilpiridina<br />

([ 18 F]FP-TZTP) rappresenta un esempio del ruolo del modello fornito da topi knockout perchè il sottotipo<br />

recettoriale muscarinico-2 (M2) è distribuito in maniera omogenea nella sostanza grigia e non ci sono<br />

agonisti ad alta affinità che possono essere utilizzati per inibire il legame. Per di più, studi di legami<br />

competitivi che usano agonisti non radioattivi possono indurre cambiamenti farmacologici [27].<br />

Visto che il più ampio decremento nell’uptake cerebrale di [ 18 F]FP-TZTP è stato osservato solo negli M2<br />

knockout rispetto a topi wild-type (WT) ma non in topi knockout per altri sottotipi recettoriali, il [ 18 F]FP-<br />

TZTP preferenzialmente si lega a recettori M2 in vivo. I topi knockout sono un strumento prezioso per<br />

convalidare la selettività verso un sottotipo e restano una grande promessa per accelerare la validazione<br />

dei radioligandi [28].<br />

TESSUTI CON O SENZA MISURABILE DENSITA’ DI TARGET<br />

Uno dei metodi chiave per determinare la densità del target è incorporare il rapporto della radioattività nel<br />

target verso il tessuto che non abbia una misurabile densità del target. In molti casi, il cervelletto non<br />

contiene proteine target e per esempio è privo di recettori per la dopamina D2 e recettori 5-HT1A. In<br />

questi casi, il cervelletto può essere usato come tessuto di riferimento ed un decremento nella regione<br />

target del cervello rispetto al cervelletto, come funzione dell’aumentato ligando non radioattivo per lo<br />

stesso recettore, convalida la specificità e la saturabilità del legame al recettore [29,30] .<br />

AIMN - Notiziario elettronico di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Anno V, n 2, 2009 pag. 13/85

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