MEDICINA NUCLEARE - Crosetto Foundation
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127 A valle di questo sistema di rivelazione si colloca la “elettronica di elaborazione”, un<br />
128 complesso di circuiti che hanno due compiti fondamentali: contare gli impulsi che man mano si<br />
129 accumulano e selezionare quelle coppie di impulsi che cadono in brevissima successione<br />
130 temporale l’uno dall’altro e quindi sono, verosimilmente, da riferire ad un medesimo evento di<br />
131 decadimento radioattivo. Poiché i fotoni gamma sono emessi in direzione opposta, unendo con<br />
132 una linea immaginaria le posizione delle due scintillazioni “gemelle” sull’anello dei rivelatori, si<br />
133 ricava la linea (Linea di risposta o LOR) lungo la quale è avvenuta l’emissione delle due<br />
134 radiazioni. Dall’elaborazione degli impulsi raccolti in un certo intervallo di tempo (tempo di<br />
135 acquisizione), mediante uno speciale algoritmo matematico, è possibile ottenere una<br />
136 rappresentazione tridimensionale (approssimata) della distribuzione del tracciante<br />
137 radioattivo.<br />
138 Più elevato è il numero di eventi raccolto, più “precisa” è l’immagine ottenuta: al<br />
139 crescere dell’efficienza del sistema si può quindi ridurre la dose di radiofarmaco iniettata o il<br />
140 tempo di esame.<br />
141 Nelle apparecchiature recenti (PET/CT), a fianco dell’anello dei rivelatori è posto<br />
142 anche un sistema TAC. Il lettino portapaziente scorre orizzontalmente all’interno del “gantry”<br />
143 che contiene tutte queste apparecchiature: si ottengono così sia una serie di immagini TAC<br />
144 (immagini trasmissive) che una serie di immagini PET (immagini emissive), corrispondenti alla<br />
145 lunghezza di escursione orizzontale del lettino. Le prime forniscono un elevato dettaglio<br />
146 morfologico degli organi, le seconde possiedono elevato contenuto di tipo funzionale: entrambi<br />
147 i gruppi di immagini, essendo stati ottenuti con il paziente nella medesima posizione, si<br />
148 corrispondono con buona precisione, consentendo non solo di rivelare, ma anche di localizzare<br />
149 correttamente una eventuale formazione tumorale.<br />
150<br />
151<br />
152 II) Valutazione della proposta: aspetti tecnologici<br />
153 Alla luce di quanto sopra si può procedere a valutare la proposta avanzata.<br />
154<br />
155 Punto 1 a): impiego di dispositivi elettronici di elaborazione dei segnali di tipo ritenuto<br />
156 innovativo.<br />
157<br />
<strong>Crosetto</strong> (6 maggio 2009)<br />
3. Correttamente il documento AIFM, alla riga 160, ammette che: “l’ultimo quinquennio ha visto un<br />
considerevole progresso nel settore dell’elettronica…”. Tale progresso nel settore dell’elettronica<br />
verificatosi nell’ultimo quinquennio conferma il cambiamento paradigmatico iniziato in quel<br />
settore determinato dal mio libro tecnico-scientifico e dai due articolo presentati nel 2000 alla<br />
conferenza IEEE-NSS-MIC di Lione che contraddicono il giudizio espresso da DeRenzo in<br />
occasione della recensione di quel libro, quando aveva affermato che il problema della scarsa<br />
efficienza della PET non era da ricercare nell’elettronica, bensi’ nei cristalli.<br />
Salvo, Pedroli, Borasi, Fioroni (7 aprile 2009)<br />
158 Si deve considerare che:<br />
159<br />
160 * l’ultimo quinquennio ha visto un considerevole progresso nel settore dell’elettronica<br />
161 circuitale e l’efficienza dei sistemi in commercio. Il rapporto tra il numero degli eventi<br />
162 di scintillazione e quelli correttamente conteggiati è cresciuta di oltre il 30%;<br />
163 * il livello attuale di efficienza raggiunto, nelle abituali condizioni cliniche, da questa<br />
164 componente fa si che non debba considerarsi la componente più critica (cioè il “collo di<br />
165 bottiglia” del sistema). La modellizzazione completa del sistema effettuata con metodi<br />
166 analitici e di Monte Carlo [101-103] mostra che la perdita di conteggi a causa<br />
167 dell’elettronica è da ritenersi inferiore al 10%.<br />
<strong>Crosetto</strong> (6 maggio 2009)<br />
4. Non e’ una ragione sufficiente e valida quella fornita dall’argomentazione riportata alle righe 165-<br />
167: “La modellizzazione completa del sistema …” Occorre considerare che i risultati di una<br />
simulazione sono riferiti alla modellizzazione di un determinato concetto. Non c’e’ da stupirsi che<br />
AIMN - Notiziario elettronico di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Anno V, n 2, 2009 pag. 40/85