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MEDICINA NUCLEARE - Crosetto Foundation

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l’indagine della localizzazione del voxel ad un’area piu’ ristretta, ma non puo’ aumentare il<br />

numero di conteggi, come invece lo puo’ aumentare l’aumento del campo visivo da me proposto,<br />

pur utilizzando cristalli economici.<br />

Salvo, Pedroli, Borasi, Fioroni (7 aprile 2009)<br />

199 parametro, insieme con la “risoluzione spaziale”, determina la qualità dell’immagine PET. Il<br />

200 vantaggio ottenuto con l’aumento del rapporto segnale-rumore può essere “speso” nel<br />

201 miglioramento della sensibilità clinica del sistema (visibilità di lesioni più piccole o a più bassa<br />

202 captazione), nella riduzione della dose di radiofarmaco somministrata al paziente (risparmio<br />

203 nella quantità di radiazioni assorbite) o nella riduzione della durata dell’esame stesso. Allo<br />

204 stato dell’arte, il miglioramento del rapporto segnale-rumore con il TOF è pari ad un fattore<br />

205 2-3. Poichè il rapporto segnale-rumore dipende dalla dose somministrata, si potrebbe, già oggi<br />

206 ridurre considerevolmente (2-5 volte) la dose somministrata. La scelta abituale è peraltro<br />

207 quella di “spendere” questo “bonus” ripartendolo in termini di aumento della qualità<br />

208 dell’immagine e di riduzione del tempo di scansione.<br />

209 Dei tre maggiori Produttori, già due (Philips e Siemens) adottano tale metodica e la sua<br />

210 implementazione generalizzata ed il suo ulteriore sviluppo sono attesi nel corso dei prossimi 3<br />

211 anni circa.<br />

<strong>Crosetto</strong> (6 maggio 2009)<br />

10. Decisamente errato il concetto espresso alle righe 196-199. Non e’ la qualita’ dell’immagine,<br />

bensi’ la qualita’ delle informazioni offerte da dati quantitativi riferiti a misure precise relative al<br />

minimo metabolismo anomalo che sono importanti per il medico. Tali informazioni si ottengono<br />

focalizzandosi al massimo sulla cattura del maggior numero possibile di segnali emessi dai<br />

marcatori tumorali (La misurazione della risoluzione spaziale ed il tempo di arrivo dei fotoni,<br />

hanno minor importanza ai fini di una misurazione precisa del minimo metabolismo anomalo.<br />

Tuttavia, con la tecnologia 3D-CBS, rispetto agli altri approcci tradizionali, a parita’ di cristallo<br />

utilizzato, si possono effettuare misurazioni piu’ precise anche del tempo di arrivo del fotone e<br />

della risoluzione spaziale). Molto limitata la definizione di “rumore” da Voi riportata. La Vostra<br />

trattazione alle righe 196-206 inerente il miglioramento del “rapporto segnale-rumore” relativo al<br />

TOF e’ fuorviante in quanto tale rapporto incide di meno nella riduzione globale del “rumore”<br />

rispetto al miglioramento del “rapporto segnale-rumore” relativo alla misurazione dell’energia<br />

totale del fotone incidente che puo’ essere effettuata con la tecnologia innovativa 3D-CBS. Infatti,<br />

l’architettura innovativa a processori paralleli 3D-Flow utilizzata nel sistema 3D-CBS permette di<br />

eseguire algoritmi complessi in tempo reale effettuando misurazioni precise dei parametri riferiti<br />

alla risoluzione spaziale, all’energia del fotone e al suo tempo di arrivo, migliorando il “rapporto<br />

segnale-rumore” non solo riferito ad un parametro, ma a tutti e tre, offrendo quindi un<br />

miglioramento (riga 201) della “sensibilita’ clinica del sistema (visibilita’ di lesioni piu’ piccole o<br />

a piu’ bassa captazione), nella riduzione della dose di radio farmaco somministrata al paziente<br />

(risparmio nella quantita’ di radiazioni assorbite) o nella riduzione della durata dell’esame<br />

stesso” che altri sistemi tradizionali non possono offrire rispetto al sistema 3D-CBS.<br />

Salvo, Pedroli, Borasi, Fioroni (7 aprile 2009)<br />

212 Nel prossimo paragrafo discuteremo del miglioramento dei sistema di rivelazione richiesto<br />

213 dall’aumento dell’estensione assiale del sistema.<br />

214<br />

215 Punto 1 b): impiego di un sistema con un anello di rivelatori di grande lunghezza (“campo di<br />

216 vista esteso – wide Axial Field of View ”) in modo da ricoprire quasi integralmente il paziente.<br />

217<br />

218 Esistono in letteratura diverse proposte di sviluppo (e prototipi) di apparecchiature<br />

219 con campo di vista esteso [1, 101-107]. In vantaggi attesi sono considerevoli: aumento della<br />

220 sensibilità (un “bonus” spendibile nel miglioramento della qualità dell’immagine e/o nella<br />

221 riduzione della dose di radiofarmaco e/o nella riduzione del tempo di esame), eliminazione dei<br />

222 problemi di sovrapposizione tra i successivi segmenti esplorati, miglioramento delle tecniche<br />

223 di correzione per il movimento degli organi, possibilità di impiego di traccianti veloci ed infine<br />

AIMN - Notiziario elettronico di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Anno V, n 2, 2009 pag. 43/85

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