qdpd n 7.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode
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I salesiani cooperatori: storia ed attualità di una testimonianza QdPD 1 (2011)<br />
I salesiani cooperatori:<br />
storia ed attualità di una testimonianza<br />
ALESSANDRA FELLI , FRANCO TIANO<br />
Il cooperatore di Don Bosco apparteneva a una «specie di terz’ordine» salesiano.<br />
Mirava alla propria santificazione attraverso la scelta di uno stato di vita<br />
particolare, condivideva la missione del salesiano religioso, ne era fratello, aveva<br />
lo stesso superiore, ne faceva propria la spiritualità e beneficiava degli stessi<br />
vantaggi spirituali. Il seguito dell’esposizione mostrerà, lo spero, la fondatezza<br />
di queste asserzioni.<br />
Come un po’ tutti gli altri religiosi, anche quello di Don Bosco aveva come<br />
fine generale la santificazione personale con la scelta di uno stato di vita che<br />
gliela rendeva meno aleatoria. Nelle costituzioni salesiane, il primo articolo del<br />
capitolo sullo scopo lo ha affermato in modo costante. Secondo la traduzione ufficiale<br />
del 1875, «lo scopo della Società Salesiana si è la cristiana perfezione de’<br />
suoi membri...». Ora, fin dalle prime battute del primitivo Regolamento dei Cooperatori,<br />
lo stesso Don Bosco assegnava questo stesso scopo ai suoi collaboratori<br />
non religiosi e lo indicava senza possibilità d’equivoci.<br />
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